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BLUE TONGUE, IL DEFRA REPLICA ALLA FVE

BLUE TONGUE, IL DEFRA REPLICA ALLA FVE
Dopo le critiche della Federazione dei Veterinari Europei alla gestione dell'emergenza Blue Tongue nel Regno Unito, il Dipartimento dell'Agricoltura britannico ha inviato una replica e chiesto alla FVE una pubblica rettifica.

"Sorpresa e preoccupazione". Fred Landeg, il numero uno dei servizi veterinari del DEFRA, il Dipartimento dell'Agricoltura del Regno Unito, ha replicato al Presidente della FVE, Walter Winding, che nei giorni scorsi aveva duramente criticato la gestione dell'emergenza blue tongue nel Regno Unito.

Nella nota firmata da Landeg, di cui è stata disposta la pubblicazione on line come richiesto dalle autorità britanniche, si legge che il piano del Regno Unito è stato pensato per assicurare l'effettiva e tempestiva copertura vaccinale, a tutela della salute e del benessere dei capi e che la Commissione Europea ha riconosciuto il piano come idoneo a conseguire gli obiettivi prefissati. Inoltre, prosegue Landeg, l'utilizzo di un vaccino temporaneamente autorizzato si deve al fatto che, attualmente, è l'unico disponibile per il sierotipo 8. Se si fossero attesi i tempi di autorizzazione, sarebbe trascorsa un'altra stagione senza alcuna profilassi, quando è riconosciuto che la vaccinazione è l'unico strumento di controllo della malattia. Il ricorso ad un prodotto autorizzato in via temporanea non comporta il venir meno di rigorosi accertamenti di sicurezza e di qualità. Il DEFRA respinge quindi le accuse di aver agito in nome della riduzione dei costi e difende la scelta della vaccinazione volontaria come una strategia più rapida e non burocratica. E' il veterinario privato il responsabile della prescrizione e della fornitura agli allevatori che lo gestiscono sotto la supervisione del veterinario stesso.

Dal canto suo, il Presidente della FVE, espressamente invitato dal DEFRA a produrre pubblicamente una rettifica, ha ribadito il proprio scetticismo rispetto alla scelta della vaccinazione volontaria a spese degli allevatori e la necessità di un monitoraggio più inteso dell'ordinario per un medicinale la cui autorizzazione non è ancora definitiva. Winding ha inoltre chiesto nuovamente di garantire al sistema veterinario le risorse necessarie al suo ottimale funzionamento, per la salute e il benessere animale.