Su proposta del Ministero dell'Università, il Governo ha trasmesso al Parlamento il primo decreto attuativo della riforma Bernini. Semestre filtro già dall'anno accademico 2025-2026.
La VII Commissione Cultura della Camera ha iniziato l'esame del decreto legislativo (
AG 263), il primo provvedimento attuativo della riforma dell'accesso ai corsi di laurea in medicina, odontoiatria e medicina veterinari (Area delle Scienze della salute). La riforma è stata tracciata dalla
Legge 14 marzo 2025, n. 26, una legge delega che scadrà il 2 aprile 2026. In questo arco di tempo, il Governo dovrà sottoporre al Parlamento vari decreti legislativi attuativi e completare la riforma con altrettanti passaggi in Conferenza Stato Regioni.
La principale novità: il semestre filtro- Il modello della riforma Bernini è una rivisitazione di quello adottato in Francia dal 2010 e sostituisce il test d’ingresso con il “semestre filtro”, la principale e più rilevante novità della riforma ed è materia dell'atto AG 263. Sarà un successivo decreto a stabilire la durata del semestre "filtro", insieme ad altri tre decreti attuativi di dettaglio per la definizione delle discipline qualificanti comuni, dei crediti CFU complessivi, dei criteri di formazione della graduatoria.
"Iscrizione" al primo semestre- Il "semestre filtro" consentirà agli studenti di frequentare liberamente e gratuitamente un primo semestre comune, su cui sarà poi verificato il possesso delle conoscenze mediante lo svolgimento di esami di profitto. Viene resa obbligatoria la doppia iscrizione limitatamente al primo semestre, al primo corso di laurea preferenziale e a quello di seconda scelta. Il semestre è definito “filtro” in quanto funzionale a selezionare, in base al livello di preparazione conseguito, gli studenti che potranno continuare stabilmente i loro studi nel percorso avviato. L’iscrizione al semestre filtro è consentita per un massimo di tre volte.
Le prove d’esame relative agli insegnamenti del semestre filtro sono svolte secondo standard e modalità di verifica uniformi definiti con successivo decreto ministeriale.
"Immatricolazione" al secondo semestre - Lo studente ammesso al secondo semestre è immatricolato nelle sedi universitarie designate in sede di iscrizione, secondo l’ordine di preferenza. Se lo studente non sarà collocato in posizione utile nella graduatoria può continuare nel corso di laurea che aveva opzionato come seconda scelta. L'ammissione richiede il conseguimento di tutti i CFU stabiliti per gli esami di profitto del semestre filtro e la collocazione in posizione utile nella graduatoria di merito nazionale, redatta dal Ministero dell’università sulla base del punteggio conseguito negli esami di profitto del semestre filtro.
Quanti potranno accedere al secondo semestre?- "Il numero di studenti che potrà accedere al secondo semestre verrà individuato con successivo decreto, "in coerenza con la capacità ricettiva delle singole università", e sulla base della considerazione del fabbisogno di figure specialistiche espresso dal Ministero della salute insieme alle Regioni, compatibilmente con le risorse disponibili a legislazione vigente”. Secondo il dossier parlamentare, "la stima di coloro che potrebbero accedere al secondo semestre potrebbe assestarsi, in via presuntiva, attorno al 29 per cento del totale degli iscritti al primo semestre”.
Le discipline qualificanti- Saranno in tutto 18 le materie di studio comuni al primo semestre filtro. Per conoscere quali saranno, bisognerà attendere un successivo decreto da emanare a 60 giorni dall'entrata in vigore dell'atto AG 263. Si tratterà di un
Syllabus elaborato a livello nazionale, tale da consentire ai singoli Atenei di organizzare l’offerta formativa in modo flessibile.
ancorché coordinato. Le discipline qualificanti “saranno trasversalmente caratterizzanti a tutti gli ordinamenti didattici dei corsi di laurea di area biomedica, sanitaria, farmaceutica e veterinaria, senza l'obbligo di frequenza.
Anno accademico 2025-2026- La riforma è strutturata per consentire già dall'anno accademico 2025-2026 la libera iscrizione al primo semestre "filtro". La selezione avverrà solo al termine del primo semestre.
Surplus di studenti- In caso di iscrizione al semestre filtro di un numero di studenti superiore alla capacità ricettiva, le università "garantiscono adeguate modalità di erogazione della didattica". La gestione della didattica è demandata all’autonomia universitaria: gli Atenei sceglieranno le modalità didattiche più idonee, "anche mediante l’integrazione tra didattica in presenza e modalità da remoto". Il surplus di iscrizioni non potrà gravare sulle finanze pubbliche: le università dovranno fronteggiare il semestre con le risorse finanziarie, umane e strumentali disponibili. La frequenza non è resa obbligatoria anche per venire incontro al possibile surplus di iscrizioni.
Riordino delle scuole di specializzazione- Nel
dossier che accompagna lo schema di decreto AG 263, il Governo mette l'accento sul cosiddetto "imbuto formativo", ovvero il divario tra il numero di laureati in medicina e i posti disponibili nelle scuole di specializzazione. Per risolvere questo problema, serviranno “adeguate misure di sostegno, volte ad aumentare l’attrattività delle specializzazioni di area medica e la qualità complessiva della formazione medico-specialista.” Questo aspetto, quello della riorganizzazione dell’accesso alle scuole di specializzazione ai fini di allineare il contingente dei posti con la carenza di specialisti, "sarà oggetto di un decreto delegato distinto dall'atto AG 263, da adottarsi con il concerto del Ministro della salute".
Schema di decreto legislativo recante disciplina delle nuove modalità di accesso ai corsi di laurea magistrale a ciclo unico in medicina e chirurgia, odontoiatria e protesi dentaria e medicina veterinaria