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MIUR

Test a veterinaria: il nuovo Decreto. Mastrillo: rinvio è un errore

Test a veterinaria: il nuovo Decreto. Mastrillo: rinvio è un errore
Ecco il nuovo decreto sulle prove di ammissione ai corsi a numero programmato. Mastrillo (MinSal): costi e disguidi per gli atenei.
Il Ministero dell'Università ha pubblicato il Decreto 12 giugno 2013 n. 449: Modalità e contenuti delle prove di ammissione ai corsi di laurea ad accesso programmato a livello nazionale a.a. 2013/2014.

Il provvedimento differisce al 10 di settembre il test d'ingresso a medicina veterinaria, inizialmente previsto a luglio. I risultati delle prove saranno pubblicati il 17 settembre.

Il decreto motiva le ragioni del rinvio legate, in particolare, al valore da attribuire al voto di maturità (bonus maturità). Non c'erano "i tempi utili ai fini del corretto avvio dell'anno accademico 2013/2014"- si legge nel provvedimento. Inoltre, in sede di prima applicazione, il voto dell'esame di stato può essere assunto "come espressivo di una valutazione complessiva". Il Ministro Carrozza ha ravvisato l'esigenza di attenersi al  D.Lgs. 21/2008 "con una maggiore gradualità al fine di semplificarne le modalità di valorizzazione del percorso scolastico".

Ridefinito quindi il calendario delle prove d'accesso, "al fine di consentire la revisione dei bandi emanati dagli atenei secondo le disposizioni di cui al presente decreto", e per consentire "di tener conto, nell'attribuzione dei punteggi, della valutazione ottenuta dagli studenti nell'anno scolastico in corso".

L'Allegato A del decreto dettaglia il programma relativo ai quesiti delle prove di ammissione al corso di laurea magistrale in Medicina Veterinaria. I posti disponibili su scala nazionale sono confermati nel numero di 825.

Critico il segretario della Conferenza nazionale corsi di laurea delle professioni sanitarie Angelo Mastrillo, che si dice «molto rammaricato perché potevano pensarci prima» e ritiene che il rinvio procurerà tutta una serie di disguidi. «Ne cito uno banale, - continua - se è già stata opzionata l'aula dove fare gli esami di ammissione per luglio, che invece si terranno a settembre, l'ateneo dovrà sostenere delle spese. Del resto, gli studenti conoscevano la data fin da aprile e le lamentele per il poco tempo a disposizione per prepararsi è caduta subito; il vero problema è la gestione dei dieci punti da assegnare in base al voto della maturità».
«Avremo almeno tre mesi - prevede Mastrillo - durante i quali assisteremo a una mobilità eccezionale. Per la prima volta avremo una graduatoria unica nazionale e per questo Profumo aveva giustamente anticipato i test a luglio, in modo di disporre del tempo necessario». «Secondo me - ribadisce Mastrillo - si sarebbe dovuto convocare un consiglio dei ministri, cancellare il bonus maturità e mantenere la graduatoria nazionale con il test a luglio».