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SICUREZZA ALIMENTARE

Salumi naturali, Slow Food si affida ai laboratori IZSPLV

Salumi naturali, Slow Food si affida ai laboratori IZSPLV
Siglato un accordo "strategico" tra Slow Food e Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Piemonte Liguria Valle d'Aosta "per una collaborazione tecnico-scientifica".

L'obiettivo della partnership è di "aiutare i produttori di piccola scala su temi quali il benessere animale, le razze autoctone, i salumi naturali, cioè prodotti senza nitriti e nitrati, gli animali selvatici e la selvaggina, i piccoli macelli e la macellazione aziendale". La firma è avvenuta durante la giornata conclusiva di Cheese, la manifestazione internazionale dedicata al mondo lattiero caseario di qualità, organizzata a Bra.

Lo rende noto l'Istituto, che fornirà a Slow Food le analisi di laboratorio per accertare la salubrità di prodotti da filiere animali, principalmente formaggi, messi in vendita e proposti in degustazione in occasione degli eventi. Si tratta di prodotti provenienti da aree extra UE con regolamentazioni sanitarie diverse, se non assenti- spiega la nota. Una parte importante della collaborazione sarà dedicata alla divulgazione e comunicazione, da parte di Slow Food, di testi e ricerche scientifiche realizzate dall'Istituto.

Un laboratorio sperimentale- "Condivideremo dati, esperienze e scenari tecnologici- spiega il Direttore generale dell'IZSPLV, Angelo Ferrari - e parteciperemo a bandi e programmi di ricerca regionali, nazionali, europei e internazionali; promuoveremo la cultura scientifica e tecnologica sul territorio. L'Istituto metterà a disposizione ovviamente tutte le sue competenze scientifiche anche nel campo della ricerca. Sfrutteremo in tal senso anche il nostro laboratorio sperimentale che simula le attività svolte nei caseifici e nei salumifici. Abbiamo la possibilità di valutare le criticità delle produzioni ma anche di studiare nuovi modi di operare per migliorare le produzioni sia dal punto di vista qualitativo, sia sanitario».

Salumi senza nitriti e nitrati- «Per noi questo protocollo è strategico -dichiara Federico Varazi, vicepresidente Slow Food Italia-perché molti progetti, a partire dai Presìdi Slow Food, sono dedicati alle produzioni animali e abbiamo bisogno, sia noi che i produttori stessi, di aumentare le nostre competenze scientifiche. Per esempio, sappiamo che i salumi senza nitriti e nitrati si possono produrre ma sappiamo anche che sono ancora troppo pochi i produttori che hanno fatto questa scelta. L'aiuto dell'Istituto ci permette di consolidare il lavoro di chi ha già preso la strada dei salumi naturali e di costruire basi solide per allargare la platea dei produttori che andranno in questa stessa direzione. Questo accordo ha un grande potenziale, che ci permette di allargare lo sguardo e arricchire l'attività di formazione della rete Slow Food, sia per i produttori che per i cittadini che si trovano ogni giorno a compiere scelte di acquisto»