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LOMBARDIA

PSA, in vigore da oggi l'ordinanza per il pavese

PSA, in vigore da oggi l'ordinanza per il pavese
E' in vigore la nuova ordinanza con le misure di contenimento per scongiurare l'arrivo della PSA in pianura padana lombarda "dove sono allevati circa 5 milioni di suini".
E' pubblicata sul Bollettino regionale del 6 giugno l'ordinanza del presidente della Lombardia Attilio Fontana contenente le "Disposizioni per la prevenzione e il controllo della diffusione della peste suina africana". Attualmente non è stato rilevato nessun caso di positività, tuttavia l'ordinanza si è resa necessaria dopo l'inclusione dei comuni del pavese nella nuova zona di restrizione prevista dal regolamento UE 2023/1080.

Le misure entrate in vigore oggi, mirano a ridurre al minimo il rischio che la malattia entri nel territorio della pianura padana lombarda dove sono allevati circa 5 milioni di suini. Si scongiura il peggio, perché il rischio sanitario diretto per i suini allevati comporterebbe un danno economico stimato in circa 60 milioni di euro al mese.

Nell'area infetta (Restrizione II) che comprende il territorio di Pavia e i comuni di: Ponte Nizza, Bagnaria, Brallo Di Pregola, Menconico, Zavattarello, Romagnese, Varzi, Val Di Nizza, Santa Margherita Di Staffora, Cecima, Colli Verde, frazione Valverde sono in vigore le misure di restrizione più stringenti.

Cinghiali - La ricerca attiva delle carcasse di cinghiale viene svolta con cadenza almeno settimanale dal Dipartimento Veterinario ATS Pavia (DV ATS PV), con il supporto tecnico scientifico dell’Osservatorio Epidemiologico Veterinario della Lombardia con sede presso IZSLER. Tutti i cinghiali rinvenuti morti o moribondi, catturati e abbattuti devono essere testati per PSA; è vietata l'attività venatoria collettiva effettuata con più di tre operatori. 

Abbattimenti  - Le azioni di controllo faunistico devono avvenire applicando modalità selettive, anche notturne e da veicolo, con frequenza di almeno tre volte alla settimana e utilizzando anche gabbie di cattura per successivo abbattimento. Gli abbattimenti sono coordinati dalla Polizia Provinciale di Pavia e attuate dalla medesima. 

Movimentazioni dei cinghiali - E' vietata di movimentazione al di fuori della zona infetta di carne, prodotti a base di carne, trofei e ogni altro prodotto ottenuto da cinghiali abbattuti in zona infetta. I capi di cinghiale abbattuti non possono essere destinati all’autoconsumo. 

Suini di allevamento - L'ordinanza prevede il censimento di tutti gli stabilimenti che detengono suini e l'immediato aggiornamento della BDN sulla base delle informazioni anagrafiche verificate, tra cui la geolocalizzazione, l’orientamento produttivo, il numero di capi presenti. E' in vigore il divieto di movimentazione di suini detenuti, carni fresche prodotti e sottoprodotti.

Macellazione - Il Dipartimento Veterinario dell'ATS di Pavia in via prioritaria programma la macellazione immediata dei suini detenuti all’interno di allevamenti, nella zona infetta, indipendentemente dalla tipologia che detengono suini, cinghiali o loro meticci destinati alla produzione di alimenti, e dispone e verifica il divieto di riproduzione e di ripopolamento. 

Misure generali - Per l'area infetta le misure di contenimento generale includono l'affissione all’ingresso dei centri abitati e paesi di apposita segnaletica, predisposta dall'ATS di Pavia. Inoltre sono soggette a autorizzazione le attività le manifestazioni campestri con un numero superiore a 20 persone, in aree non delimitate e recintate o prossime alle strade asfaltate. L’utilizzo di fieno e paglia prodotti in zona infetta è consentito a condizione che sia assicurata la tracciabilità degli stessi.

Zona di restrizione I - E' stata istituita che la zona di restrizione I che comprende i comuni di Rocca Susella, Montesegale, Godiasco, Borgoratto Mormorolo, Fortunago, Volpara, Borgo Priolo, Rocca De’ Giorgi, Rivanazzano, Colli Verdi, frazione Ruino e Canevino. 

Finanziamento - Per la ricerca, il campionamento e la gestione delle carcasse, e dei sottoprodotti derivanti dagli animali abbattuti sono stimate risorse per almeno 1,5 milioni di euro che trovano la giusta copertura nelle risorse destinate alle funzioni non tariffabili dell’esercizio 2023 disponibili nel bilancio 2023.

ORDINANZA_DEL_6_GIUGNO_2023.PDF133.6 KB