L'Assessore all'Agricoltura Nicola Caputo si farà interprete delle istanze campane presso le Autorità sanitarie centrali per autorizzare una ricerca scientifica sulla possibilità di estendere il vaccino anche ai capi oltre i 9 mesi di età, "in linea con le indicazioni che saranno richieste ai Centri di referenza del Ministero della Salute".
L'Assessore ha annunciato "ricerca scientifica a 360°" ma anche "stalla contumaciale per il ricovero degli animali infetti, ampliamento delle attuali possibilità di introdurre capi bufalini provenienti da altre province, ulteriore riscontro genotipico di tutti i vitelli considerati a rischio infezione, prima di procedere all’abbattimento".
Le iniziative sono state prese dopo le riunioni dei giorni scorsi con la Task force regionale e il Tavolo verde, a cui hanno preso parte il Commissario per l’eradicazione della brucellosi bufalina, Generale Luigi Cortellessa, e i vertici regionali delle maggiori organizzazioni agricole, Coldiretti, Confagricoltura, Cia e Copagri.
In parallelo ono in corso di definizione i criteri per l’erogazione dei contributi per il “mancato reddito” e il pagamento in tempi ristretti degli indennizzi per l’abbattimento degli animali infetti da brucella.
Il Piano emanato con la D.G.R.C. n. 104 "sta producendo i primi buoni risultati"- riferisce la Regione- che evidenzia "la prossima creazione di una stalla contumaciale in cui ricoverare i capi infetti che sono in attesa del pronunciamento dell’Autorità adita a seguito di eventuali ricorsi. Ciò al fine di garantire che il legittimo diritto di difesa non leda più il sacrosanto diritto di impresa di quanti, invece, decidono di abbattere i capi infetti e, proprio a causa della vicinanza con gli allevamenti dei ricorrenti, si vedono preclusa la possibilità di ripopolare le proprie aziende".
La Regione Campania e le Associazioni di categoria si dicono soddisfatte del lavoro unitario e proficuo, che ha l’obiettivo di risolvere, definitivamente, l’ultradecennale problema della brucellosi.