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ALTO ADIGE

Caro carburante, la Giunta concede l'aumento ai Veterinari

Caro carburante, la Giunta concede l'aumento ai Veterinari
In Alto Adige, i Veterinari degli allevamenti impegnati nelle profilassi devono percorrere numerosi chilometri per raggiungere le aziende agricole più remote. E sono pochi.

In considerazione dell'aumento del prezzo dei carburanti, la Giunta provinciale di Bolzano ha approvato un aumento della remunerazione per il lavoro di profilassi. "La decisione di aumentare la retribuzione dei veterinari aziendali era necessaria perché i veterinari, in quanto liberi professionisti, non sono dipendenti diretti della Provincia o dell'Azienda sanitaria, ma svolgono il loro lavoro come veterinari aziendali sulla base di una convenzione", afferma l'assessore provinciale all'agricoltura, Arnold Schuler, come riporta il notiziario locale. I veterinari altoatesini nel settore zootecnico sono pochi, si spera in nuovi ingressi, aggiunge l'assessore.

"Tuttavia, le analisi del sangue così come le altre attività di campionamento per la profilassi devono essere effettuate in loco e indipendentemente dal numero di animali allevati", spiega il direttore del Servizio veterinario provinciale, Paolo Zambotto. In totale, per compensare i servizi dei veterinari aziendali per ciascuno dei prossimi due anni saranno disponibili altri 67.100 euro. Le nuove tariffe saranno applicate a partire dal 2023 e il pagamento avverrà ogni sei mesi. 

Nelle 9.274 stalle dell'Alto Adige, 187.000 ovini, bovini e capre devono essere sottoposti a controlli annuali obbligatori e a cure preventive. Questi sono di competenza del veterinario aziendale scelto dall'allevatore in un alveo professionale che in Alto Adige conta 65 i liberi professionisti.

La delibera (Fissazione dei compensi spettanti alle veterinarie e ai veterinari libero-professionisti per attività svolte nell’ambito della campagna di profilassi obbligatoria)  riporta che a marzo di quest'anno, nel corso di un incontro con le rappresentanze veterinarie, l'assessorato all'agricoltura ha preso atto delle "crescenti difficoltà riscontrate negli ultimi mesi sia a causa dell’aumento generalizzato dei costi e in particolare dei carburanti, sia per il continuo aumento della mole di lavoro essendo ulteriormente diminuito il numero di veterinarie e veterinari aziendali disponibili". I Veterinari hanno quindi chiesto una revisione dei compensi per lo svolgimento delle attività di profilassi.

La carenza di veterinarie e veterinari "è un problema endemico del sistema veterinario altoatesino e di non immediata risoluzione". Ciò comporta che i professionisti sono costretti a farsi carico dello svolgimento delle prove in aziende zootecniche diverse da quelle per cui operano come diretti incaricati. Da ciò deriva un incremento di oneri sia in termini di costi, soprattutto di spostamento, sia di tempo da dedicare alle attività di profilassi a scapito dell’attività quale libero professionista.

pdfLA_DELIBERA_DELLA_GIUNTA_DI_BOLZANO.PDF887.77 KB


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