• Utenti 10
  • Articoli pubblicati dal 4 novembre 2001: 30945
PRESIDIO E PETIZIONE

Anche i Veterinari contro il declino della sanità materana

Anche i Veterinari contro il declino della sanità materana
La sanità pubblica non può prescindere dai servizi veterinari. Anche i Medici Veterinari sostengono la petizione «Contro il declino della sanità materana».

Nel piazzale antistante l’ospedale Madonna delle Grazie è in corso un presidio che resterà attivo sino a sabato 12 novembre per la raccolta delle firme. Gli organizzatori della mobilitazione popolare sono oltre quaranta tra associazioni culturali e artistiche, sindacati e organizzazioni del territorio. Alle proteste si uniscono i Medici Veterinari.

«È terribile vedere smantellato un presidio sanitario che può essere un punto di riferimento per un bacino di utenza anche per le confinanti provincie pugliesi – spiega Felice Lisanti, medico veterinario presidente dell’associazione Energheia oltre che rappresentante di ANMVI Basilicata. 

La sanità pubblica non può prescindere neppure dai servizi veterinari. «Per il benessere umano e degli animali, sono ormai anni che si parla di un’unica sanità: si è ormai nell’ottica della “one health” – afferma Filomena Montemurro, presidente dell’Ordine dei Medici veterinari di Matera –. È un rapporto fondamentale non solo pensando ai piccoli animali da compagnia, ma considerando pure il settore zootecnico e delle produzioni alimentari. La sanità pubblica passa pure per questo aspetto. La crescita dei flussi turistici a Matera la rileviamo anche dagli interventi fatti ai cittadini temporanei che ci giungono dal servizio di reperibilità veterinaria attivato nei fine settimana e nei festivi. Come Ordine continuiamo a far sì che il servizio sia attivo, in quanto c’è anche una utenza che si rivolge ai nostri professionisti dalla vicina Puglia. Ecco perché, anche nel nostro caso, vedere che la situazione sanitaria non va al passo con la città che cresce, anzi ne fa uno indietro, è davvero un fatto preoccupante».

"Sia fatto un biasimo alla politica lucana- prosegue Lisanti-  che in tutti questi anni è stata praticamente assente sia economicamente e sia sul piano sociosanitario- dichiara-. Non si sono moltiplicati neppure i presidi sanitari dei cosiddetti comprensori, che avrebbero evitato di ingolfare la già esile struttura ospedaliera cittadina. Il sostegno proveniente dalle estrazioni petrolifere, ha dato scarsi esiti al sistema. Così come non si non sono stati incentivati i concorsi: molti giovani medici arrivano ma evitano, poi, di prendere servizio a lungo termine». (fonte)