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AREA INFETTA

PSA, verso la riapertura di parchi e aree verdi

PSA, verso la riapertura di parchi e aree verdi
Saranno le Regioni a stabilire le regole per le attività all’aperto nelle zone colpite dalla peste suina, e in Liguria scatta il conto alla rovescia per l’allentamento dei divieti nelle aree verdi.


Le misure adottate dalla Regione Liguria contro la peste suina africana (PSA) sono state discusse ieri in Consiglio regionale sulla spinta di tre interrogazioni parlamentari. La Giunta è stata chiamata a chiarire l'interpretazione della definizione di “parco urbano” contenuta nell’ordinanza di gennaio scorso, che vieta in un ampio territorio verde attività di  escursionismo, cicloturismo e ciclo-escursionismo.

L’assessore ai parchi e alla caccia Alessandro Piana ha risposto che il Governo consente deroghe alle Regioni e pertanto "l’assessorato sta lavorando ad una serie di ipotesi anche per rispondere alle richieste emerse in tal senso dalle Regioni stesse e nei prossimi giorni sarà pronto un Piano regionale che consentirà diverse aperture". Il piano regionale consentirà la ripresa di altre attività dato che l'ordinanza in vigore emanata dai ministeri della Salute e delle Politiche agricole impone uno stop a caccia, pesca, raccolta di funghi e tartufi, trekking, escursioni in mountain bike e altro. 
Le riaperture comprendono la selvicoltura "che è un aspetto molto importante di presidio del territorio e di ritorno economico".

La Giunta è stata interpellata anche sul coinvolgimento attivo dei cacciatori nella sorveglianza passiva delle carcasse di cinghiale, chiedendo se siano previsti interventi formativi e supporti didattici per formare specifiche figure operative in tema di PSA. Il mondo venatorio - ha risposto Piana- è già  stato ampiamente coinvolto e ha contribuito all’individuazione e alla rimozione delle carcasse degli animali. "Sono state prontamente impartite tutte le misure di sicurezza necessarie" - ha spiegato, illustrandole nel dettaglio rispetto alle diverse competenze a livello regionale e nazionale.

Infine, la Giunta ligure è stata interpellata sulla formazione di un Piano di Abbattimento Selettivo da attuarsi durante l’anno nella cosiddetta zona rossa anche nelle ore notturne, che specifichi i soggetti autorizzati all’attuazione del prelievo nel periodo ove la caccia è consentita sia in quello ove attualmente la legge 157 del ‘92 la esclude. Piana ha ribadito la necessità di collaborare con il mondo venatorio e ha specificato che gli interventi potranno essere effettuati anche nelle ore notturne. Infine, l'Assessore  ha ricordato di avere chiesto una riperimetrazione delle aree in senso più riduttivo. "Sono 970 i cacciatori liguri coinvolti nel monitoraggio della peste suina e saranno coinvolti in attività di formazione"- ha concluso.

Intanto, la mappa della zona "infetta" indica due nuovi casi in Piemonte, a Bosio e Gavi.  Salgono così a 71 le positività accertate nella zona “infetta”: 41 per ritrovamenti in Piemonte, 30 in Liguria. (fonte)