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SI' DALLA COMMISSIONE UE

Brucellosi in Sicilia, sbloccate le movimentazioni

Brucellosi in Sicilia, sbloccate le movimentazioni
Gli allevatori siciliani potranno movimentare i loro bovini verso i territori extra-regionali. L'assessore Razza: restituita serenità a tanti allevatori.

Interessata dal Ministero della Salute, la Commissione Europea ha fatto sapere che è “opzionale” la provenienza dei bovini da zone indenni da brucellosi, pur rimanendo preferenziale in quanto di maggior garanzia. Lo rende noto l'assessore alla salute della regione Sicilia Ruggero Razza. «Abbiamo fatto notare - spiega Razza- come il Regolamento comunitario che vietava ai nostri bovini di varcare i confini delle altre regioni, nonostante le garanzie sanitarie, presentasse punti poco chiari che confliggevano con altri aspetti della norma. E’ stata una corsa contro il tempo che ci ha permesso di riprenderci una fetta di quel mercato che predilige le nostre produzioni», ha spiegato l'assessore Razza.

La normativa comunitaria vieta gli spostamenti di animali da aree non indenni da brucellosi verso i territori liberi, con la conseguenza - per gli allevatori delle province di Ragusa, di Catania, Enna, Messina, Palermo e Agrigento- di non poter vendere i loro capi agli allevamenti da ingrasso di Toscana, Veneto, Piemonte ed Emilia-Romagna. Un patrimonio di circa 30mila vitelli all'anno.

«La circolare del Ministero della Salute- prosegue l'assessore-  è il risultato di un lavoro tecnico-scientifico che è stato condotto con molta professionalità dal competente servizio del Dipartimento per le Attività Sanitarie, che ha appena emanato la nota applicativa per dare esecuzione alle disposizioni nazionali e riprendere l’esportazione dei bovini. Il prossimo anno avremo finalmente più province dell’Isola che completeranno il triennio di eradicazione della brucellosi, ma siamo vigili e proattivi nei territori che ancora oggi, come nel Messinese, segnalano forti criticità. Il benessere animale e la salubrità dell’alimentazione costituiscono una priorità che va sostenuta con azioni concrete».

Soddisfatta Cia Sicilia che chiede di accelerare sul protocollo d’intesa che rende operativa la condizione opzionale di movimentazione.

Adesso- conclude Razza- «è necessario continuare a lavorare per sconfiggere definitivamente la brucellosi in Sicilia, coinvolgendo sinergicamente produttori, servizi veterinari, i tecnici dell’assessorato del Ministero della Salute, dell’Istituto Zooprofilattico e del Centro nazionale di referenza».(fonte)