• Utenti 10
  • Articoli pubblicati dal 4 novembre 2001: 30940
REGIONE PIEMONTE

Dog sitting, una proposta per regolamentarlo

Dog sitting, una proposta per regolamentarlo
Su richiesta del Presidente del Consiglio regionale del Piemonte, l'ANMVI ha inviato il proprio contributo alla pdl che istituisce un elenco di dog sitter.
L’offerta di servizi di custodia e affidamento dei cani è una realtà che incontra una domanda potenzialmente in crescita. "Ciò richiede un intervento di qualificazione e di regolamentazione in termini di: requisiti di accesso, formazione e definizione delle competenze e delle responsabilità", secondo l'ANMVI, che commenta il  progetto di legge n.115 presentato in Consiglio regionale del Piemonte. Il pdl, a prima firma del Consigliere Paolo Ruzzola (FI) propone la creazione di un elenco regionale di "dog sitter".

Su richiesta della terza commissione e del Presidente Stefano Allasia (Lega), l'ANMVI ha inviato un contributo che fa leva sulla necessità di definire i requisti di accesso all'istituendo elenco. "La domanda di inserimento dovrebbe essere consentita anche a persone fisiche/lavoratori autonomi e non solo a soggetti di impresa"- osserva il vicepresidente Raimondo Colangeli, con delega al settore dalla medicina veterinaria comportamentale. Vanno inoltre stabiliti dei requisiti fra i quali, suggerisce Colangeli, la maggiore età, la frequenza di un percorso di formazione specifico e l’assenza di precedenti penali (con particolare riguardo a fattispecie collegate a delitti contro gli animali o violazioni della legislazione in materia di tutela degli animali da compagnia). Per gli educatori cinofili invece andrebbero previsti requisiti di accesso facilitati.

La definizione del percorso di formazione dovrà prevedere docenti Medici Veterinari Esperti in Comportamento degli Animali ed elementi di etologia del cane oltre che di legislazione pertinente. La formazione dovrebbe anche responsabilizzare il dog sitter-detentore sulle responsabilità civili e penali in capo a chiunque detenga sia pure temporaneamente un cane di proprietà altrui. Da valutare anche l'opportunità di porre dei limiti al numero di cani in affidamento.

I dettagli sono rinviati a un regolamento della Giunta.  L'ANMVI auspica che il provvedimento attuativo venga adottato coinvolgendo, in una commissione ad hoc, membri designati da ANMVI e dagli Ordini Veterinari provinciali del Piemonte.

L'attività di dog sitting ha già  un proprio Codice Ateco. La nota dell'ANMVI osserva che pur restando una classificazione meramente economico-fiscale priva di connotazione professionale il dog sitting viene impropriamente codificato come servizio di "cura" degli animali da compagnia. La  figura del dog sitter andrebbe invece connotata come servizio di assistenza alla persona richiedente. Infine, il dog sitter va nettamente distinto dalla figura dell'educatore cinofilo, mentre nell'articolatod di legge le due figure si sovrappongono.

                 

Vicepresidente ANMVI   

(Settore Medicina Veterinaria Comportamentale)