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PRELIEVO VENATORIO

Caccia ai piccioni, Rolfi: rischi sanitari per gli allevamenti

Caccia ai piccioni, Rolfi: rischi sanitari per gli allevamenti
Approvate in Lombardia due delibere dell’assessore all’Agricoltura: prelievo venatorio controllato, con il via libera dell'ISPRA.

Sono "ingenti" i danni causati all'agricoltura da storni e colombi di città. Lo afferma l'Assessore all'Agricoltura della Lombardia che ha ottenuto il via libera di Giunta su due delibere che autorizzano la caccia di queste due specie. "Negli ultimi anni hanno causato 1,7 milioni di euro di danni alle coltivazioni lombarde- dichiara Rolfi-  Purtroppo i metodi dissuasivi messi in atto sono risultati scarsamente efficaci. Le deroghe al prelievo venatorio sono state approvate da Ispra”.

In particolare, il colombo di città "è una specie – ha ricordato l’assessore – che danneggia i campi di frumento, girasole, mais, orzo, pisello, riso e soia. E che porta un rischio anche di tipo sanitario presso gli allevamenti. In quanto i piccioni possono ospitare una quantità di patogeni di varia natura trasmissibili per via aerea e non solo”. “Continuiamo quindi – ha concluso Rolfi – nell’opera di tutela della nostra agricoltura. Che passa necessariamente da una alleanza sempre più stretta tra mondo agricolo e mondo venatorio”.

In Lombardia, l’importo dei danni accertati alle produzioni agricole dal colombo di città è stato di 932.000 euro fra il 2004 e il 2019. La finestra di prelievo per i piccioni (colombo di città) sarà autorizzata dal  20 settembre 2020 al 20 gennaio 2021. È stato stabilito un numero massimo pari a 50.000 capi prelevabili e un numero massimo pari a 600 cacciatori autorizzabili al controllo.

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