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FASE 2 IN ABRUZZO

Veterinaria abruzzese in videoconferenza per ripartire

Veterinaria abruzzese in videoconferenza per ripartire
L'Assessore alla sanità Nicoletta Verì ha convocato in videoconferenza le rappresentanze veterinarie abruzzesi. Selvatici in aumento e prevenzione del rischio biologico nei macelli.


La Regione Abruzzo riparte dalle questioni veterinarie ancora aperte. Giovedì scorso, l’Assessore alla Sanità Nicoletta Verì ha convocato le rappresentanze veterinarie territoriali per una videoconferenza che ha dettato l'agenda di lavoro della Fase 2.

Numerosi gli interventi, per un incontro da tempo sollecitato da ANMVI Abruzzo e dall'Ordine dei Veterinari di Pescara, rinviato a causa della sopravvenuta emergenza sanitaria. Per la Regione, con l'Assessore Verì, è intervenuto il dirigente veterinario regionale Giuseppe Bucciarelli; presenti anche dirigenti delle aziende sanitarie locali (Giuseppe Torzi, ASL Lanciano Vasto Chieti, Domenico Pompei per la ASL de L’Aquila e Antonio Caponetti della ASL di Pescara).
Per la professione sono intervenuti i Presidenti degli Ordini Veterinari provinciali (Nicola De Luca, Di Pretoro, Filippo Fuorto e Santoro) il Presidente di ANMVI Abruzzo (Marco Della Torre) e rappresentanti sindacali di UIL Sanità (Filiberto Malatesta) e SIVEMP (Eugenio Ballone).

La Veterinaria abruzzese si espressa, unanime, sui problemi aperti dai quali ripartire:
- sostituire i tanti colleghi pubblici andati in pensione- innalzare a 18 ore per gli ACN (fermi a 12 ore)
- elaborare piani di emergenza per la Veterinaria
- istituire un registro tumori animali
- definire un servizio di pronto soccorso veterinario

Si tratta di argomenti annosi, ha sottolineato Marco Della Torre, "già presentati cinque anni fa alla V Commissione consiliare da parte di ANMVI Abruzzo" e rimasti aperti nonostante gli auspici di un cambio di passo con la nuova Giunta in carica.

L'Assessore Verì ha preliminarmente ringraziato la Veterinaria abruzzese per la continuità di servizio durante l'emergenza sanitaria, per poi rilanciare sulle questioni aperte esortando le strutture regionali a velocizzarne la ripartenza. Ma l'Assessore ha anche aggiunto due questioni di rinnovata urgenza: da un lato l'aumento dei selvatici nelle zone antropizzate favorito dal prolungato fermo delle attività umane e che ripropone con maggior forza il tema del loro soccorso, dall'altro la necessità impellente di mantenere alti i livelli di precauzione anti - COVID-19 nelle attività veterinarie, con particolare riguardo al rischio biologico da più parti segnalato in alcuni macelli europei.