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REGIONE LOMBARDIA

Effluenti di allevamento e inquinamento: una linea guida

Effluenti di allevamento e inquinamento: una linea guida
La Lombardia promuove modalità di allevamento e di alimentazione degli animali che riducano le escrezioni di azoto.


Dopo il Programma d’azione per le "zone vulnerabili da nitrati" (ZVN), con la deliberazione del 30 marzo scorso, la Giunta della Lombardia ha adottato le Linee guida applicabili alle zone "non vulnerabili". La cornice normativa è la Direttiva Nitrati che prescrive la riduzione dell'inquinamento idrico provocato da composti azotati e designa come "vulnerabili" le zone che scaricano nell'ambiente idrico di composti azotati di origine agricola.

Con le linee guida del 30 marzo scorso, la Regione interviene anche sulle zone "non" vulnerabili da nitrati di fonte agricola, promuovendo anche in questi territori una gestione corretta degli effluenti di allevamento. Si promuovono così delle strategie di gestione degli effluenti zootecnici per il riequilibrio del rapporto agricoltura-ambiente. Fra queste strategie rientra l'adozione di modalità di allevamento e di alimentazione degli animali finalizzate a contenere, già nella fase di produzione, le escrezioni di azoto.

Per “effluenti di allevamento” si intendono le deiezioni del bestiame o una miscela di lettiera e di deiezione di bestiame, tra cui lo stallatico, anche sotto forma di prodotto trasformato. Sono compresi nella definizione anche i reflui provenienti da attività di piscicoltura provenienti da impianti di acqua dolce.

La Regione Lombardia prevede azioni di informazione e di supporto alle aziende agricole per accrescere le conoscenze attuali sulle strategie di riduzione delle escrezioni e di altri possibili inquinanti durante la fase di allevamento degli animali.
Ioltre, la DG Agricoltura ha pubblicato delle faq e messo a disposizione alcuni contatti per assistere le imprese agricole nell'attuazione delle disposizioni  regionali, nazionali e comunitarie, in materia di gestione agronomica degli effluenti di allevamento, delle acque reflue, dei digestati, dei fertilizzanti azotati, dei fanghi di depurazione.


“Linee guida regionali per la protezione delle acque dall’inquinamento provocato dai nitrati provenienti da fonti agricole nelle zone non vulnerabili ai sensi della Direttiva nitrati 91/676/CEE”