• Utenti 10
  • Articoli pubblicati dal 4 novembre 2001: 30944
PET SITTER

Liguria, al via i corsi per l'operatore di cura non veterinaria

Liguria, al via i corsi per l'operatore di cura non veterinaria
È stato approvato con delibera di Giunta regionale lo standard formativo per “Operatore dei servizi di cura (non veterinaria) degli animali da compagnia”.

Con la definizione degli standard formativi del pet sitter ("operatore dei servizi di cura non veterinaria degli animali da compagnia") la Giunta ligure ha definito i criteri per l’organizzazione di corsi volti ad acquisire tale professionalità. I corsi forniranno le competenze per poter  occuparsi dell’accudimento, uscite, pulizia, custodia e cura estetica degli animali (gatti, cani, roditori, piccoli mammiferi, rettili, volatili, pesci) di proprietà di privati, che vengono affidati per brevi periodi.

Cosa fa il pet sitter- L’attività, di supporto ai proprietari per ciò che concerne l’allestimento degli spazi di vita, l’igiene, la cura, il cibo e il divertimento degli animali, consiste nell’entrare in relazione con l’animale (attività di gioco), somministrare il cibo (eventualmente i farmaci), provvedere alla pulizia dei luoghi di vita (lettiera, cuccia, angolo cibo), attuare interventi di piccole toelettature e di primo soccorso.
In caso di uscite dall’abitazione e in particolar modo nel contesto cittadino, l’operatore è in grado di consentire le giuste relazioni dell’animale con i suoi simili, senza mai far venir meno le regole di sicurezza e di responsabilità, previste in sede civile e penale, relative al possesso e detenzione dell’animale.

I percorsi formativi per il conseguimento di questa figura professionale potranno essere erogati da organismi formativi accreditati o da soggetti specificatamente autorizzati. La durata minima sarà di sessanta ore complessive, di cui almeno dieci ore di attività pratiche.
È stata infine individuata nell’Agenzia regionale per il Lavoro, la Formazione e l’Accreditamento (ALFA) l’autorità preposta al rilascio dell’attestato di frequenza con verifica dell’apprendimento.

Una figura già istituita ma non formata- Di standard formativi per pet sitter in Regione si discute da novembre, quando il consigliere Sergio Rossetti (Pd) ha presentato un’interrogazione alla  Giunta sottolineando che "questa figura è necessaria per rispondere alle molteplici opportunità di lavoro che via via si vengono a creare con l’aumento del numero di animali domestici e potrebbe salvaguardare e tutelare sia gli animali sia i loro proprietari e gli stessi operatori".

L’assessore alla formazione Ilaria Cavo aveva risposto che questa figura è già stata inserita nel 2016 nel repertorio delle figure professionali ed è stata costruita dai tecnici di ALFA attraverso uno scambio e un confronto con esperti del settore. L’assessore aggiungeva che erano già pronti anche gli standard formativi:  almeno 60 ore di lezione di cui 10 di pratica e un attestato di frequenza rilasciato a coloro che, al termine del corso, avranno superato una prova di verifica. Sulla base di questi standard, gli enti di formazione accreditati, che hanno presentato domanda di riconoscimento delle relative attività formative potranno avere da parte di ALFA il riconoscimento dei corsi, rilasciare le relative attestazioni e costituire così gli elenchi di pet sitter.