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PREVENZIONE E SANITA VETERINARIA

Randagismo e tutela animale, l'Abruzzo ha una nuova legge

Randagismo e tutela animale, l'Abruzzo ha una nuova legge
Il Consiglio regionale d'Abruzzo ha approvato ieri la nuova legge sul randagismo. Le novità nelle anticipazioni della Presidente Nicoletta Verì.

Il provvedimento (Progetto di legge n. 424/2012: Norme sul controllo del randagismo, anagrafe canina e protezione degli animali da affezione) definisce il ruolo dei Comuni e dei Servizi veterinari delle Asl, introducendo un nuovo sistema sanzionatorio, che destina i proventi delle sanzioni amministrative direttamente alle amministrazioni comunali, che saranno obbligate a utilizzarli esclusivamente per le attività connesse alla nuova norma.

"Il provvedimento - spiega il presidente della Commissione Sanità, Nicoletta Verì  - sostituisce la vecchia legge regionale e si propone di disciplinare la complessa materia della salute animale, partendo dal corretto rapporto uomo-animale al fine di tutelare, nell'ordine, salute pubblica, ambiente e benessere degli animali d'affezione. In definitiva, abbiamo varato un provvedimento a nostro giudizio completo, che tiene conto delle varie esigenze degli animali e dei loro padroni, dalla registrazione delle nascite alle cure veterinarie, dal ricovero nei canili alla prevenzione delle malattie".

Sintesi del provvedimento- I punti fondamentali della norma spiega la Veri' sono diversi:
-viene abbandonato il ricorso al prelievo sistematico di sangue sui cani randagi per la ricerca della leishmaniosi, "attivita' che in tutti questi anni ha rappresentato un costo notevole, senza tuttavia aver prodotto dati attendibili da un punto di vista strettamente scientifico, vista la disomogeneita' del campione analizzato".
- rivisto il concetto di pronto soccorso veterinario
- modificati i tempi per l'iscrizione all'anagrafe, "abolendo il vecchio tatuaggio e prevedendo il microchip come unico metodo di identificazione".
- adozione di criteri per il rilascio del cane sul territorio, "legati a una verifica da parte dei servizi veterinari della Asl, con lo scopo da un lato di tutelare la salute e l'incolumita' pubblica, dall'altro di garantire la salute e il benessere dello stesso animale"
- fissato un nuovo sistema sanzionatorio, che destina i proventi delle sanzioni amministrative direttamente ai Comuni, che saranno obbligati a utilizzarli esclusivamente per le attivita' connesse alla legge.
Per il consigliere Ricardo Chiavaroli "la nuova norma sancisce due aspetti rilevanti: il divieto, per il detentore di animali d'affezione, di utilizzare la catena o qualunque altro strumento di contenzione simile, salvo per ragioni sanitarie, documentabili e certificate dal veterinario curante, o per misure urgenti e solo temporanee di sicurezza, e consente l'accesso di animali al seguito del proprietario o detentore nelle strutture ospedaliere pubbliche e private regionali accreditate dal Servizio sanitario regionale".

pdfIL_RANDAGISMO_IN_ABRUZZO_NEL_RAPPORTO_ANNUALE_2012.pdf2.55 MB