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AL MINISTRO DELLA SALUTE

Commissariato l'IZS della Puglia: interrogazione sulla nomina

Commissariato l'IZS della Puglia: interrogazione sulla nomina
La Giunta della Puglia ha avviato la procedura di commissariamento dell'Izs, nominando  un Commissario. Procedura compatibile con le nuove norme?

Il  5 agosto la Giunta pugliese dopo aver preso atto della sopravvenuta mancanza del numero legale dei componenti del Cda dell'Istituto, ha avviato la procedura di commissariamento, nominando, Ciro Mundi commissario straordinario". 

Sul provvedimento è arrivata una interrogazione al Ministro della salute da parte del senatore Luigi D'ambrosio  Lettieri per "verificare che la nomina "sia compatibile con le recenti disposizioni introdotte dal Dlgs 39/2013" e per  sapere "quali iniziative saranno intraprese, sulla base della normativa vigente, per la ricostituzione degli ordinari organi di amministrazione e quelle che saranno adottate nei confronti della Regione Puglia alla luce del provvedimento di commissariamento autonomamente avviato dall'Ente che risulterebbe non conforme alla normativa vigente". 

L'atto ispettivo è stato presentato in Commissione Sanità di Palazzo Madama, dal sen. Luigi d'Ambrosio Lettieri, capogruppo PdL in Commissione Sanità del Senato e primo firmatario, sottoscritta da altri sette colleghi del PdL, tra cui il sen. Lucio Tarquinio. "A noi risulta", sottolineano i senatori del PdL, "che il provvedimento di avvio di commissariamento sia stato comunicato al Presidente della Regione Basilicata e inviato solo per conoscenza al Ministero per la Salute. Chiediamo chiarezza e il ripristino delle regole".

Il decreto legislativo n. 106/2012 ha dettato nuove norme in materia di "Riorganizzazione degli enti vigilati dal Ministero della salute, ai sensi dell'articolo 2 della legge 4 novembre 2010, n. 183" prevedendo, tra l'altro, nuove disposizioni sull'organizzazione e funzionamento degli Istituti Zooprofilattici. In particolare nel comma 3 dell'art 11 del Dlgs si legge che "il consiglio di amministrazione può essere sciolto, anche su proposta del Ministro della salute, dal Presidente della regione o della PA interessata, ovvero, nel caso di Istituti interregionali, dai Presidenti delle regioni interessate, d'intesa con i Ministri della salute e dell'economia e delle finanze" e può essere sciolto, tra l'altro, "quando vi è impossibilità di funzionamento degli organi di amministrazione e gestione".