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Adepp a rapporto: quali politiche per le libere professioni?

Adepp a rapporto: quali politiche per le libere professioni?
Scadenze fiscali rinviate ma nessun indennizzo nella seconda ondata. L'Adepp fa il punto sulle politiche del Governo nei confronti delle casse di previdenza dei professionisti.

Mercoledì 16 dicembre, l'Associazione delle Casse dei professionisti presenta in diretta streaming il decimo Rapporto Adepp 2020 sulla previdenza privata. Nell'anno dei bonus-Covid e dei "decreti ristori", il Presidente dell'Adepp Andrea Oliveti farà il punto delle politiche economiche e fiscali per i professionisti iscritti agli enti e alle casse di previdenza privatizzate.
Dimenticati nel primo lockdown, i liberi professionisti ordinistici sono stati recuperati in extremis fra i beneficiari dei bonus di primavera, ma sono rimasti esclusi dai finanziamenti a fondo perduto e nuovamente dai ristori della seconda ondata.

La previdenza privatizzata si presenta al consueto appuntamento annuale sommando alle tradizionali prerogative (autonomia e fiscalità) lo scenario inedito di una crisi economica ed occupazionale senza precedenti. L'Adepp ha invitato a parlarne il Ministro del Lavoro Nunzia Catalfo ed esponenti parlamentari di maggioranza e opposizione: Susy Matrisciano  (M5S) Presidente della Commissione Lavoro del Senato,  Debora Serracchiani (PD), Presidente della  Commissione Lavoro  della Camera, Claudio Durigon (Lega) ex Sottosegretario con delega alle Casse nel primo Governo Conte e membro della Commissione Lavoro  della Camera e il Sen Andrea Mandelli (Commissione Bilancio della Camera e Presidente FOFI).

Dai bonus ai decreti ristori- Dopo la stagione dei bonus (marzo, aprile e maggio 2020) con l'anticipazione agli iscritti di 2.200 euro di indennità procapite complessiva, i decreti ristori della seconda ondata non hanno previsto indennizzi di Stato per riduzione del reddito. Per le professioni ordinistiche, i provvedimenti all'esame in questi giorni del Parlamento per la conversione in legge, prevedono misure di sospensione e rinvio delle scadenze fiscali, ma nessun risarcimento.

Posticipo Irap al 30 aprile 2021- Il versamento dell’acconto delle imposte sui redditi e dell’IRAP è posticipato al 30 aprile 2021 se i ricavi o i compensi non superano i 50 milioni di euro e se c'è stata una diminuzione del fatturato o dei corrispettivi di almeno il 33% nel primo semestre dell’anno 2020 rispetto allo stesso periodo del 2019. Il rinvio vale per tutti i professionisti sia che presentino gli Indici Sintetici di Affidabilità, sia che aderiscano ai regimi fiscali agevolati ("minimi" e forfettario).

Sospensione e nuova scadenza al 16 marzo 2021 - Il Parlamento sta inoltre formalizzando la sospensione dei versamenti delle addizionali regionali e comunali e dell'IVA, scaduti - e in molti casi già versati-  nel mese di dicembre 2020. La sospensione va a beneficio di professionisti con ricavi o compensi non superiori a 50 milioni di euro nel 2019 e che hanno subito una diminuzione del fatturato almeno del 33 per cento nel mese di novembre 2020 (rispetto allo stesso mese del 2019). Versamenti sospesi anche per coloro che hanno avviato l’attività professionale dopo il 30 novembre 2019. Il dovuto dovrà essere versato in un un'unica soluzione entro il 16 marzo 2021 o con rateizzazione e versamento della prima rata entro la stessa data.

Stati generali Adepp- A causa dell'emergenza sanitaria quest'anno l'Adepp ha annullato gli "Stati Generali della Previdenza dei Professionisti” inizialmente previsti per il mese di ottobre, rinviandoli al 2021. Le date in agenda sono l'11 e il 12 marzo.

Programma X Rapporto Adepp- mercoledì 16 dicembre 2020