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AL VIA 6.000 VERSAMENTI

Bonus a tutti, Enpav: prossimo decreto non ripeta gli errori

Bonus a tutti, Enpav: prossimo decreto non ripeta gli errori
L'Enpav ha concluso le procedure per completare il versamento deI bonus di marzo. Mancuso: "Governo metta fine anche a un'altra ingiustizia"

Lo stanziamento integrativo di 80milioni di euro ha permesso a tutte le casse di previdenza di assicurare il bonus da 600 euro del mese di marzo anche a coloro che erano rimasti in attesa, a causa dell'esaurimento dell'insufficiente stanziamento inziale dei Ministeri del Lavoro e dell'Economia.  Anche l'Enpav può coprire tutte le domande già validamente presentate dai propri iscritti.

"L'Enpav ha già messo in atto le ultime procedure necessarie per il pagamento del bonus di marzo"-ha dichiarato il Presidente Gianni Mancuso. Si tratta di pagamenti in favore di ulteriori 6.000 Medici Veterinari,  mentre 10.000 erano già stati pagati nelle scorse settimane. “Finalmente il Governo ha ascoltato le richieste delle Casse - prosegue Mancuso- che avevano chiesto a gran voce attraverso l’AdEPP, di aumentare lo stanziamento per poter soddisfare tutte le domande e non creare disparità di trattamento tra iscritti".

Il decreto Interministeriale del 4 maggio 2020 ha rifinanziato l'indennità di sostegno al reddito destinata agli iscritti delle casse e degli enti previdenziali privatizzati. L'iniziale dotazione di 200 milioni di euro si era infatti rivelata insufficiente a coprire l'intera platea degli aventi diritto, circa 330 mila professionisti. Sollecitato a più riprese dall'Adepp, il decreto del 4 maggio integra le risorse iniziali con gli 80milioni di euro indicati dalle stesse casse come necessari a completare i versamenti a favore di tutti gli aventi diritto.

“Questo Decreto risolve certamente uno dei problemi delle indennità – ha commentato il Presidente Mancuso – Ora ci aspettiamo che il Governo metta fine ad un’altra ingiustizia che riguarda tutti coloro che versano contributi in due gestioni previdenziali e che, per come è stata scritta la norma, per assurdo non possono ricevere il bonus da nessuna delle due, anche se hanno i requisiti reddituali. Confidiamo che con il decreto maggio non si ripetano gli errori già commessi”.