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QUESTION TIME ALLA CAMERA

BTV in Sardegna: servono Veterinari, interrogato Speranza

BTV in Sardegna: servono Veterinari, interrogato Speranza
"Garantire con urgenza l'immissione in ruolo dei medici veterinari utili alla campagna vaccinale". Lo chiede l'On Mara Lapia che replica al Ministro: Veterinari distratti per affrontare Covid.

Interrogazione a risposta immediata oggi  alla Camera sull'emergenza Blue Tongue in Sardegna. L'on Mara Lapia (Gruppo Misto) ha chiesto al Ministro della Salute iniziative per procedere alle vaccinazioni, immettendo in ruolo dei medici veterinari "in raccordo con la regione Sardegna, e assicurando quindi la frenata dell'epidemia".

Ranghi ridotti- "La principale causa che sta scatenando l'epidemia, oltre alla velocità con cui gli insetti vettori infettano gli animali, è il ritardo della profilassi per la mancata assunzione nei ruoli dei dirigenti veterinari da parte di ATS Sardegna"- afferma la deputata. Nelle sole Assl di Nuoro e Lanusei- prosegue- le zone più a rischio secondo l'Oevr (osservatorio epidemiologico veterinario regionale)- "si opera ancora oggi a ranghi ridotti rispetto al numero delle greggi, in quanto mancano diversi professionisti".
"Tutto ciò nonostante svariate sollecitazioni per accelerare la campagna vaccinale, fatte proprio dal direttore del servizio di sanità veterinaria pubblica dell'Assessorato alla sanità della regione Sardegna, Antonio Montisci".

La ricomparsa della malattia- In Sardegna la malattia è considerata endemo-epidemica e, dall'inizio di agosto 2021, dapprima in Ogliastra e poi in tutto il centro Sardegna, si sono ripresentati diversi focolai di patologia tra le greggi, con pesanti danni per gli allevatori e tutto il settore produttivo. Gli animali infettati, precisa l'interrogante, talvolta, restano improduttivi per oltre due anni".
Una nuova epidemia del sierotipo 4 si è sviluppata nella prima decade di agosto in due allevamenti di Bari Sardo: nelle ultime settimane i focolai sono cresciuti del 300 per cento, generando profonda preoccupazione per la velocità con cui si sta diffondendo il patogeno;

La profilassi vaccinale avrebbe dovuto concludersi entro il 31 luglio 2021. "Ad oggi, tuttavia, così non è stato; l'infezione non si arresta"- conclude Lapia - secondo il quale "i forti ritardi accumulati da ATS Sardegna stiano continuando a gravare sugli allevatori, sulle greggi e su tutto il settore produttivo". Per questo motivo, la parlamentare sarda dichiara di avere presentato un esposto alla Procura della Repubblica.

La risposta del Ministro-  "La gestione dei rapporti di lavoro del personale del Servizio sanitario nazionale rientra nelle competenze delle aziende sanitarie e degli enti del servizio sanitario regionale"- ha risposto Roberto Speranza. "Peraltro- ha aggiunto- "gli specializzandi, tra cui i medici veterinari, possono essere ammessi sin dal terzo anno del corso di formazione specialistica alle procedure concorsuali per l'accesso alla dirigenza del ruolo sanitario del Servizio sanitario nazionale. Inoltre, agli specializzandi inseriti utilmente nelle graduatorie, nelle more dell'acquisizione del titolo di specializzazione, fino al 31 dicembre 2022, possono essere conferiti dalle ASL specifici contratti a tempo determinato".

Distratti da Covid- "I medici veterinari erano presenti e potevano essere mandati a vaccinare il bestiame" ha replicato Lapia-  mentre sono stati da ATS Sardegna distratti e utilizzati nella campagna COVID che, in quel momento, non era in una situazione di emergenza, tale da richiedere l'utilizzo dei medici veterinari". Per questo, Ministro, oggi insisto nell'accertare le responsabilità, perché si tratta di responsabilità"- ha concluso Lapia.

"I veterinari ci sono"- Ascoltato in consiglio regionale, il commissario straordinario all'ATS Massimo Temussi, lunedì ha dichiarato "I veterinari ci sono".  In Commissione Sanità, Temussi ha affermato: " Ci sono focolai sparsi in tutta la Sardegna ma come ATS abbiamo potenziato l'organico degli specialisti veterinari assumendone 23, tutti destinati alla vaccinazione contro il morbo". (fonte)