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DGSANTE-PAFF

Afta epizootica, una sola introduzione per tutti i focolai

Afta epizootica, una sola introduzione per tutti i focolai
Nuove evidenze e nuove conferme sull'origine dei focolai di afta epizootica in Ungheria e Slovacchia. Unica introduzione del virus. Correlazione con un ceppo pakistano. 
Il Comitato permanente per le piante, gli animali, gli alimenti e i mangimi (PAFF) ha esaminato i risultati del sequenziamento completo del genoma relativo ai recenti focolai di afta epizootica (Foot and Mouth Disease FMD) in Slovacchia e Ungheria. Il sequenziamento del genoma è stato effettuato dal Laboratorio di riferimento dell'Unione Europea, che ha analizzato 33 campioni e isolati (9 dal'Ungheria e 24 dalla Slovakia). La selezione dei campioni è stata concepita per garantire una copertura epidemiologica completa.

L'analisi ha rilevato che tutti i focolai sono derivati ​​da un'unica introduzione del virus. Il virus sembra essere stato introdotto poco prima del primo caso segnalato in Ungheria, il 6 marzo scorso. Questa analisi fornisce una solida convalida delle indagini sul campo condotte dalle autorità competenti in entrambi gli Stati membri. La presenza di un singolo presunto antenato comune per tutte le sequenze ottenute da animali infetti è la prova di un'unica introduzione del virus.
Le indagini hanno inoltre rilevato che il virus è strettamente correlato a un ceppo precedentemente identificato in Pakistan nel 2018.

In occasione dell'ultima riunione del Comitato PAFF, il 21 maggio, la Commissione ha ribadito l'importanza di combinare la sorveglianza sul campo con il sequenziamento genetico moderno per tracciare e controllare le malattie animali.  Le indagini proseguono- fa sapere una nota della DgSante- e il Comitato PAFF continuerà a monitorare la situazione e ad aggiornare le evidenze di conseguenza. Sono necessarie ulteriori indagini, soprattutto per quanto riguarda il ceppo turco.