Tutela del cane: la UE ha una competenza limitata

La tutela degli animali da compagnia rientra nelle competenze giuridico-legislative dell'Unione Europea solo in ambito commerciale. La risposta della Commissaria Kyriakides sulle adozioni internazionali.


In base all'attuale legislazione dell'Unione Europea sul benessere degli animali, il benessere dei cani è disciplinato "in circostanze limitate". Lo ha chiarito la Commissaria alla Salute Stella Kyriakides rispondendo ad una interrogazione della deputata Anja Hazekamp (The Left) per sensibilizzare l'Unione sulla legislazione sui cani in Spagna.

Il Governo spagnolo - ha riferito Hazekamp-  sta discutendo un progetto di legge sulla registrazione e il benessere degli animali che potrebbe escludere dal campo di applicazione i cani da caccia. Circa 50.000 cani - secondo la deputata- verrebbero uccisi o abbandonati in altri Paesi dell'Unione Europea quando non più ritenuti "utili" per la caccia. Molte organizzazioni si stanno adoperando per la loro adozione, pertanto la deputata si è rivolta alla Commissione Europea sollecitando la raccolta dei dati sulle adozioni transfrontaliere dei cani nell'Unione in quanto ricadenti nella disciplina delle transazioni commerciali.

Negativo il responso della Commissaria Kyriakides che ha precisato che l'Unione disciplina il trasporto animale connesso a un'attività commerciale. "Eventuali restanti aspetti riguardanti il benessere dei cani sono soggetti alla legislazione nazionale degli Stati membri".

Inoltre, le partite di cani che si spostano tra gli Stati membri dell'UE devono essere accompagnate da un certificato sanitario e la movimentazione deve essere notificato tramite il sistema TRACES. "Tuttavia- ha precisato la Commissaria-  questo Sistema non raccoglie dati sui movimenti non commerciali dei cani che accompagnano i loro proprietari né sugli scopi dello spostamento che siano di viaggio, per adozione o altri".