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RELAZIONE DGSANTE

Trasporto animale: armi spuntate per i controlli extra UE

Trasporto animale: armi spuntate per i controlli extra UE
L'ultima relazione della DgSante rileva difficoltà nel far rispettare le norme sul benessere degli animali trasportati al di fuori del territorio dell'UE

L'export di animali dall'Unione Europea  verso Paesi extra UE è inferiore al 10% di tutti i movimenti di animali all'interno dell'UE. Tuttavia, coinvolge molti Paesi e molti operatori in una dimensione internazionale che rende difficile garantire un'applicazione armonizzata delle regole sul benessere animale.
I controlli ufficiali svolti nel luogo di partenza sono molto importanti nell'accrescere le conformità e nel preservare il benessere degli animali durante i viaggi. In particolare lo sono i controlli all'inizio del viaggio riguardanti l'ispezione dei veicoli, la supervisione all'atto del carico degli animali e la verifica sull'adeguatezza dei piani di viaggio.

Le principali preoccupazioni per il benessere degli animali riguardano la tratta extra UE del viaggio - I dati ufficiali dicono che il livello di conformità alle norme sul trasporto è molto elevato all'interno del territorio unionale. Non così alle frontiere, specialmente in estate, come segnalano da tempo le ONG. Le temperature elevate sono la principale minaccia al benessere degli animali durante i viaggi e i problemi insorgono soprattutto per assenza di sistemi di climatizzazione dei veicoli, in grado di portare le temperature entro livelli accettabili. Autorizzare il viaggio senza considerare le condizioni meteorologiche alla frontiera e a destinazione contribuisce a perpetuare il problema.
Le estati sempre più calde, l'assenza di strutture per gli animali e le lunghe procedure amministrative, in particolare a la parte turca al confine con la Bulgaria, aumentano significativamente i rischi per il benessere degli animali, come documentano le ONG.

Limiti delle autorità nazionali e della Commissione- La maggior parte dei trasportatori non rispetta le norme UE dopo aver varcato i confini dell'Unione, un elemento di preoccupazione- afferma la DgSante- al quale concorrono vari fattori: l'assenza di accordi con i paesi limitrofi, gli scarsi controlli retrospettivi e l'incapacità degli Stati membri di accertare le condizioni di  trasporto e l'adeguatezza del piano di viaggio per quella tratta di percorrenza.

Le autorità degli Stati membri e la stessa Commissione Europea non sono dotati di sistemi o software IT che li pongano nella condizione di monitorare prontamente il percorso, la temperatura o le ore di viaggio dei veicoli che trasportano animali.  La banca dati della Commissione, che contiene i risultati dei controlli ufficiali, attualmente presenta alcune restrizioni di accesso e di struttura, che non consentono di disporre dello stato dell'arte complessivo del trasporto extra UE degli animali nè di mirare i controlli in modo più efficace e basato sul rischio.

pdfDGSANTE_REPORT_ANIMAL_TRANSPORT.pdf1.82 MB

Welfare of Animals Exported by Road