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L’EUROPA CHIEDE LA RIFORMA DELL’IVA

L’EUROPA CHIEDE LA RIFORMA DELL’IVA
Il Parlamento europeo dà il proprio contributo sul futuro dell'IVA , attesa per la fine di quest'anno. "I deputati chiedono esenzioni e un ruolo più forte per la Commissione nel processo di armonizzazione dei regimi IVA. ANMVI: chiederemo attraverso tutti i nostri riferimenti europei che la strategia non trascuri i professionisti e solleveremo ancora la questione delle prestazioni veterinarie.

Fra le proposte più rilevanti approvate ieri dal Parlamento Europeo figura la risoluzione sul futuro dell'IVA, una risposta al Libro verde della Commissione e un contributo alla preparazione della futura strategia europea sul futuro dell'IVA, attesa per la fine di quest'anno.

I deputati chiedono l'armonizzazione dei regimi IVA ed esenzioni. Ma solo per le piccole imprese e le organizzazioni non governative.

Attraverso tutti i propri riferimenti europei - il desk europeo di Confprofessioni e l'UEVP - l'ANMVI chiederà che la strategia includa i liberi professionisti e solleverà ancora una volta la questione delle prestazioni veterinarie, gravate da una insostenibile pressione fiscale e amministrativa. L'armonizzazione del regime IVA dovrebbe infatti riguardare- a parere dell'ANMVI- anche il regime agevolato (10% a cui sono soggetti i medicinali) e quello ordinario (a cui sono soggette le cure veterinarie e gli alimenti animali), quest'ultimo innalzato di un punto percentuale dall'ultima manovra finanziaria (21%).

Attualmente, infatti, la risoluzione non considera i professionisti e le prestazioni sanitarie, ma invita la Commissione "a proporre un meccanismo che consenta agli Stati membri che desiderano rafforzare la società civile introdurre un'esenzione IVA generale per tutte o per la maggior parte delle attività svolte da organizzazioni no-profit, con particolare riferimento alle ONG più piccole". E chiede inoltre "di considerare l'introduzione a livello europeo di una soglia di esenzione IVA per le PMI, al fine di ridurre la burocrazia e costi e per facilitare l'accesso al mercato interno".

Ci sono inoltre, forti interventi per combattere la frode fiscale, esenzioni per le piccole imprese e le ONG e tassi ridotti per i prodotti "verdi". La risoluzione chiede infine una "strategia verde in materia di IVA" che preveda aliquote ridotte sui prodotti eco-compatibili per renderli più competitivi rispetto a quelli non-ecologici più a buon mercato.