E' legge dello Stato il decreto "Terra dei Fuochi". In vigore nuove fattispecie di reato per danni a un ecosistema, a flora e fauna e alla biodiversità anche agraria.
E' pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale la conversione in legge del decreto-legge 8 agosto 2025, n. 116 «Disposizioni urgenti per il contrasto alle attivita' illecite in materia di rifiuti, per la bonifica dell'area denominata Terra dei fuochi e per l'istituzione del Dipartimento per il Sud, nonche' in materia di assistenza alla popolazione colpita da eventi calamitosi.»
Il provvedimento interviene sul Codice dell'Ambiente e sul Codice Penale, tutelando gli ecosistemi, la biodiversità, anche agraria, la flora e la fauna da azioni illecite di compromissione o deterioramento degli stessi. Se l'abbandono di rifiuti pericolosi e non pericolosi (due nuove fattispecie di reato) -oppure la creazione di discariche abusive e la mala gestione dei rifiuti nell'ambito di un'attività d'impresa- danneggiano un ecosistema o la biodiversità animale e vegetale, è prevista la reclusione, con un minimo edittale di sei mesi fino a un massimo di sei anni, a seconda delle fattispecie commessa.
Sempre a tutela degli ecosistemi, della biodiversità, della flora e della fauna, il disegno di legge inasprisce le pene pecuniarie e detentive già previste dal codice penale contro i reati di "Traffico e abbandono di materiale ad alta radioattività" (articolo 452 sexies) e di "Attività organizzate per il traffico illecito di rifiuti (articolo 452 quaterdecies)".