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ISTITUTI ZOOPROFILATTICI

IZS, ogni anno una media di 25 milioni di analisi

IZS, ogni anno una media di 25 milioni di analisi
La Rete degli Istituti Zooprofilattici Sperimentali Italiani (IIZZSS) si è presentata alla 19° edizione del “Forum risk management” di Arezzo. 

Sono 10 le sedi centrali e 90 le sezioni diagnostiche periferiche degli Istituti Zooprofilattici Sperimentali Italiani. Oltre 5mila i collaboratori -tra ricercatori veterinari, chimici, biologi, agronomi, tecnologi alimentari, tecnici di laboratorio biomedico, ingegneri, statistici e personale amministrativo- per una media di 25 milioni di analisi di laboratorio effettuate annualmente.

“La Rete degli Istituti Zooprofilattici Sperimentali Italiani rappresenta un unicum che altri Paesi prendono quale modello. Con i propri collaboratori rappresentano un vero e proprio tesoro per la salute pubblica italiana”, ha ricordato il Dr. Stefano Palomba, Commissario Straordinario dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Lazio e della Toscana e rappresentante, per competenza territoriale, della Rete degli Istituti Zooprofilattici Sperimentali.

La Rete degli IIZZSS è lo strumento di cui dispone il Servizio Sanitario Nazionale per assicurare la sorveglianza epidemiologica, la ricerca sperimentale, la formazione del personale, il supporto di laboratorio e la diagnostica nell’ambito della sanità pubblica e della sicurezza alimentare. Dalla Valle D’Aosta alla Sicilia questa rete costituisce una capacità sanitaria in grado di assicurare, con un approccio integrato multidisciplinare, tutti i servizi indispensabili a garantire la salute pubblica: dalla sicurezza degli alimenti, la salute e il benessere animale, alla tutela della salute umana e dell’ambiente.

“Come recentemente ha ricordato il Ministro della Salute – continua Palomba – in un contesto dove è indispensabile confrontarsi con una nuova domanda di salute, in uno scenario epidemiologico in continua evoluzione, la Rete degli IIZZSS rappresenta un’eccellenza del Paese e un punto di riferimento per la Salute Pubblica. In un’ottica “One Health”, nella quale si interpreta la salute quale “unica” e non compartimentata ai vari reami umano, veterinario ecc., l’attività degli IIZZSS spazia su tutto ciò che può generare effetti sulla salute: zoonosi, contaminazioni nelle matrici alimentari e ambientali, lungo tutta la filiera alimentare, come direbbero gli anglosassoni: from stable to table”.

La Rete degli IIZZSS, nei prossimi anni, dovrà confrontarsi e affrontare nuove sfide cruciali per la salute sia a livello nazionale sia globale quali: l’antimicrobico resistenza (AMR), la trasmissione di patologie a opera di insetti, le malattie del comparto zootecnico quali la Peste Suina Africana o la malattia della lingua blu degli ovini, rappresentano, infatti, alcune delle tante partite aperte sulle quali è necessario un approccio integrato con unicità di intenti.

“Stiamo affrontando numerose emergenze epidemiche – conclude Palomba – e lo stiamo facendo con caparbietà e resilienza, ottenendo risultati importanti. Siamo in prima linea nel contenimento di tutte quelle patologie che possono provocare non solo problemi di carattere sanitario ma anche socio-economico alla nostra economia”.