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DIRETTIVA MASAF

Riflessione sulla Pac, correttivi al Piano nazionale

Riflessione sulla Pac, correttivi al Piano nazionale
La direttiva Masaf 2024 è un documento programmatico che detta le priorità politiche e amministrative del Ministero, dopo la riorganizzazione avviata dal Ministro Francesco Lollobrigida.


La principale priorità politica è la tutela del made in Italy nel settore agroalimentare. Il Ministro intende perseguire l'obiettivo anche attraverso il contrasto alle attività illecite connesse al settore, nell'ambito dei controlli della qualità e delle pratiche commerciali sleali. Il Masaf intende favorire l’adozione di sistemi di etichettatura che possano consentire al consumatore scelte di acquisto consapevoli.  In questo contesto, il Ministro si prefigge il rafforzamento del ruolo italiano nella PAC e attuazione del Piano Strategico.

PAC, riflessione con gli stakeholder- Al termine del primo anno di attuazione del Piano strategico della PAC (PSP), "occorre avviare un’attenta riflessione, coinvolgendo i diversi portatori di interesse, pubblici e privati, con l’obiettivo di apportare al PSP i correttivi necessari a renderlo più aderente ai fabbisogni del sistema agroalimentare nazionale e ai profondi cambiamenti in atto". La direttiva punta ad un "efficientamento della gestione del Piano e alla semplificazione delle procedure, con l’obiettivo di ridurre gli oneri amministrativi a carico delle imprese e ottimizzare l’uso delle risorse comunitarie e nazionali disponibili".
In campo zootecnico, la direttiva mette l'accento sul miglioramento genetico delle specie e razze animali di interesse zootecnico, con l'intento di accrescere la sanità e il benessere degli animali, di ridurre l'impatto ambientale e di migliorare il livello quali-quantitativo delle produzioni zootecniche nazionali.

Riforma degli obiettivi del settore ippico- Il Masaf punta ad una maggiore integrazione dell'ippica con i territori di riferimento, anche attraverso la predisposizione di apposite convenzioni cui si connettono le sovvenzioni statali assegnate al settore.  La direttiva amministrativa porterà ad una "migliore allocazione delle risorse finanziarie in assegnazione alla neoistituita Direzione Generale dell'ippica e consolidamento di una nuova prospettiva per il settore dal sostegno al giusto corrispettivo per le attività svolte dagli ippodromi, anche con
riferimento all'incremento del "Fondo per il funzionamento degli impianti ippici".
In programma anche la  verifica dei risultati legati all'allevamento "quale elemento portante per il Masaf rispetto alla gestione del settore".

Politiche nei settori della pesca e dell'acquacoltura- Questo capitolo comprende la valorizzazione del comparto della pesca e un miglioramento del deficit della bilancia commerciale anche tramite la promozione dell'acquacoltura. Quanto ai fermi pesca assegnati agli operatori del settore, la direttiva prevede il riconoscimento dell’indennità per il fermo pesca obbligatorio e non obbligatorio, attraverso il Fondo sociale per l'occupazione. La salvaguardia delle risorse ittiche, anche in termini di sostenibilità ecologica, passerà anche attraverso il rafforzamento dei controlli da parte del Corpo delle Capitanerie di Porto, quale centro di controlli nazionale della pesca, del pesce extracomunitario e dell'etichettatura e tracciabilità del pescato a tutela del consumatore.

Proliferazione della fauna selvatica e attività di controllo e contenimento-  Per ristabilire le necessarie condizioni di equilibrio tra le varie specie, "occorre realizzare una serie di interventi urgenti di attuazione nel settore della fauna selvatica nel rispetto della normativa di settore dell'Unione europea". Nella direttiva di indirizzo, il Ministero inserisce la messa in atto dei Piani di contenimento da attuare da parte delle Regioni, alla luce del Piano straordinario per la gestione e il contenimento della fauna selvatica, che ha introdotto l’art. 19 ter ex novo nel corpus della legge 157/1992. E ancora: proseguire le attività del Comitato tecnico faunistico venatorio nazionale e accelerare le azioni di contrasto alle criticità correlate, in particolare, agli ungulati in tema di danneggiamenti alle colture, alle infrastrutture agricole e dei relativi problemi sociosanitari e di incolumità pubblica. Previsto il finanziamento del "Fondo recupero fauna selvatica".


Direttive sugli indirizzi generali della attività amministrativa