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RIFORMA FISCALE

Approvato il DDL Fiscale: le novità nel testo di Palazzo Chigi

Approvato il DDL Fiscale: le novità nel testo di Palazzo Chigi
Il Consiglio dei ministri ha approvato il disegno di legge di delega al Governo per la riforma fiscale. 

Al termine della discussione sul disegno di legge di delega al Governo per la riforma fiscale, il CDM ha diffuso, tramite un comunicato stampa, le novità approvate nella nuova riforma fiscale.

IVA
– Sul fronte dell’IVA, la riforma prevede una revisione dell’imposta sul valore aggiunto (IVA). I criteri specifici della riforma prevedono la razionalizzazione del numero e della misura delle aliquote e una revisione della disciplina della detrazione.

IRPEF – Il disegno di legge prevede una revisione del meccanismo di tassazione del reddito delle persone fisiche al fine di attuare l’obiettivo della “equità orizzontale. Il disegno di legge mira a
- individuare una unica fascia di esenzione fiscale e di un medesimo onere impositivo a prescindere dalle diverse categorie di reddito prodotto. L’obiettivo della manovra è l’equiparazione tra i redditi di lavoro dipendente e i redditi di pensione.
- riconoscere la deducibilità, anche in misura forfettizzata, delle spese sostenute per la produzione del reddito di lavoro dipendente e assimilato.
- la possibilità per tutti i contribuenti di dedurre i contributi previdenziali obbligatori in sede di determinazione del reddito di categoria e, in caso di incapienza, di dedurre l’eccedenza dal reddito complessivo.
- l’applicazione, al posto delle aliquote per scaglioni di reddito, di un’imposta sostitutiva dell’IRPEF e relative addizionali con aliquota agevolata su una base imponibile commisurata all’incremento del reddito del periodo d’imposta rispetto al reddito di periodo più elevato tra quelli relativi ai tre periodi d’imposta precedenti.
- la complessiva revisione delle tax expenditures (attualmente 600 voci e 125 miliardi di spesa).

IRAP – Il disegno di legge prevede una revisione organica dell’IRAP volta all’abrogazione del tributo e alla contestuale istituzione di una sovraimposta IRES tale da assicurare un equivalente gettito fiscale, per garantire il finanziamento del fabbisogno sanitario, nonché il finanziamento delle Regioni che presentano squilibri di bilancio sanitario ovvero che sono sottoposte a piani di rientro.