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FINO AL 30 NOVEMBRE

Aviaria ad alta patogenicità: nuovo dispositivo dirigenziale

Aviaria ad alta patogenicità: nuovo dispositivo dirigenziale
Dopo i casi confermati in Lombardia, Veneto e Emilia Romagna, il Ministero della Salute diffonde un nuovo dispositivo dirigenziale per prevenire l’introduzione e l’ulteriore diffusione dell’influenza aviaria.

Alla luce dello scenario epidemiologico nazionale, la Direzione Generale della Sanità Animale e dei Farmaci Veterinari ha trasmesso ai Servizi Veterinari un nuovo dispositivo dirigenziale. Il provvedimento, firmato dal Direttore Generale Pierdavide Lecchini, prende le mosse dall'identificazione anche in Italia di numerosi uccelli selvatici infetti da virus dell’Influenza aviaria ad alta patogenicità.
L'evoluzione richiede l'adozione urgente di misure preventive atte a ridurre i rischi di esposizione e diffusione ai volatili allevati dei virus aviari trasmessi da uccelli selvatici in particolare nelle zone A ( zone ad alto rischio di introduzione e diffusione) e B (zone ad alto rischio di introduzione e maggiore diffusione) dell’Accordo Stato Regioni n. 125 del 25 luglio 2019.

Il nuovo dispositivo
- Prescritte misure di biosicurezza rafforzata e di riduzione del rischio di diffusione dell’Influenza aviaria nelle zone A e B delle regioni Veneto Lombardia ed Emilia Romagna. Il dispositivo contiene prescrizioni per l’immissione e la movimentazione di selvaggina da penna nelle zone B di Veneto Lombardia e Emilia Romagna comprese quelle ricadenti in ZUR) e indicazioni di preparazione all’emergenza attraverso l’organizzazione e attuazione dei piani di abbattimento e smaltimento.

Early warning- Il dispositivo dirigenziale mantiene il monitoraggio negli allevamenti di pollame nelle zone a rischio di introduzione e diffusione dell’Influenza aviaria al fine di mantenere un’attività di early warning e consentire la rapida adozione di misure di controllo ed eradicazione.
Accasamento- Viene inoltre mantenuto nelle Regioni Veneto e Lombardia l’accasamento per aree omogenee, come individuate dalle rispettive giunte regionali.

Fino al 30 novembre- Il dispositivo è direttamente applicabile e resta in vigore fino al 30 di novembre, salvo proroghe o modifiche sulla base dell’evoluzione della situazione epidemiologica.

In Italia- Fra settembre e ottobre di quest'anno il Centro di Referenza Nazionale per l’Influenza aviaria presso l’IZS delle Venezie (CRN IA)  ha confermato un focolaio ad alta patogenicità del tipo H5N1 in un allevamento multispecie del trevigiano, in un allevamento di broiler in provincia di Verona e in un allevamento di tacchini da carne in un comune del territorio bresciano. A questi casi, il 22 ottobre 2022 si è aggiunta la conferma di un altro focolaio di Influenza aviaria ad alta patogenicità del sottotipo H5N1in un allevamento di galline ovaiole sito nel ferrarese.

Provvedimenti regionali- Lombardia e Veneto hanno istituito una Zona di Ulteriore Restrizione (ZUR), come previsto dai regolamenti di sanità animale (UE) 2016/429 e (UE) 2020/687. In queste ZUR viene disposta la regolamentazione degli accasamenti nonché controlli per l’invio al macello di tacchini ovaiole e anatidi e di pollastre e pulcini di un giorno presso gli allevamenti. Analoghe misure di controllo per le movimentazioni verso il macello e da vita devono essere attuate anche nelle Zone B di cui all’Accordo Stato Regioni 125/2019  non ricomprese nella ZUR.

In Europa- Nei mesi di agosto, settembre e ottobre nel Nord Europa sono stati rilevati numerosi casi di Influenza Aviaria ad alta patogenicità negli uccelli selvatici. In cinque Stati Membri-  Spagna, Germania, Francia, Olanda e Portogallo- i casi sono stati accertati in allevamenti di pollame o in uccelli tenuti in cattività.

pdfDISPOSITIVO_DIRIGENZIALE_AVIARIA_HPAI_30_ottobre_2022.pdf674.03 KB