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DALLA DGSAF

HPAI in Italia, anticipate le misure di prevenzione

HPAI in Italia, anticipate le misure di prevenzione
Rischio di endemizzazione del virus HPAI nei selvatici europei. In Italia, prorogate le misure di prevenzione. Il CNR valuta ulteriori interventi per gli allevamenti.

La Direzione Generale della Sanità Animale del Ministero della Salute anticipa l’adozione di misure preventive per ridurre i rischi di esposizione dei volatili allevati ai virus aviari trasmessi da uccelli selvatici.

Oggi stesso, i Servizi Veterinari regionali sono stati raggiunti dalla proroga, con modifiche, del Dispositivo dirigenziale del 1 settembre scorso (n. 20885) fino al 31 dicembre 2022.  Le misure a carattere contingibile e urgente seguiranno l'evoluzione del monitoraggio epidemiologico.

Confermate anche le misure di riduzione del rischio e di sorveglianza nelle Regioni a rischio (allegato A del DM 14 marzo 2018) nonché nella ZUR e zone A e B (Accordo Stato Regioni rep. 125 del 25 luglio 2019). Nelle Regioni Veneto e Lombardia viene mantenuto l’accasamento per aree omogenee e vengono confermate le misure di prevenzione deliberate dalle rispettive Giunte regionali. Per la Direzione ministeriale "è necessario mantenere un monitoraggio negli allevamenti di pollame nelle zone a rischio di introduzione e diffusione dell’Influenza aviaria al fine di mantenere un’attività di  early warning e consentire la rapida adozione di misure di controllo ed eradicazione".

Ulteriori misure in corso di valutazione- Nell’ambito di uno specifico gruppo di lavoro riguardante la densità degli allevamenti avicoli, il Centro di Referenza Nazionale per l’Influenza aviaria sta valutando misure di intervento negli allevamenti in funzione di diversi scenari di rischio.

Evoluzione epidemiologica in Italia
- Il 22 e il 29 settembre, il Centro di Referenza Nazionale per l’Influenza aviaria ha confermato due focolai di Influenza aviaria ad alta patogenicità del tipo H5N1 in altrettanti contesti: il primo in un allevamento multispecie sito nel Comune di Silea (Treviso); il secondo in uccelli selvatici cacciati nel Comune di Ravenna.
Le misure di prevenzione per influenza aviaria sono state estese alla provincia di Treviso. Il monitoraggio alle zone A e B dell’Emilia-Romagna e a tutto il territorio della provincia di Treviso.

Il contesto europeo- Allo scenario italiano fanno da sfondo i numerosi casi di Influenza Aviaria ad alta patogenicità sono stati rilevati nel mese di agosto e settembre 2022 in uccelli selvatici in diversi paesi del nord Europa. Inoltre, nello stesso periodo, sono stati accertati focolai di Influenza Aviaria ad alta patogenicità in allevamenti di pollame o in uccelli tenuti in cattività in Spagna, Germania, Francia, Olanda e Portogallo.

Rischio di endemizzazione
- La Direzione ministeriale ricorda che l'EFSA  ha evidenziato il rischio di endemizzazione dei virus dell’Influenza aviaria ad alta patogenicità negli uccelli selvatici europei. Secondo l'Agenzia,  dopo il ritrovamento del virus HPAI nei mesi primaverili ed estivi in una fase successiva all'ondata epidemica del 2020-2021, il periodo di rischio sanitario per il pollame, la fauna selvatica e l’uomo si è esteso nel corso di tutto l’anno con maggiore intensità nei mesi autunnali e invernali.

pdfPROROGA_E_MODIFICA_DEL_DISPOSITIVO_HPAI_1_settembre_2022_def.pdf412.24 KB