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SIODOCOV

Parodontopatia molto diffusa, una golden list per l'igiene orale

igiene oraleMirko Radice della Società italiana di odontostomatologia e chirurgia orale veterinaria detta il take home message del Mese dell'igiene orale del cane.


Fare profilassi rappresenta il primo step per evitare problematiche a livello del cavo orale, ma non è ancora un principio consilidato fra i proprietari di cani.  E' questo in sintesi il bilancio della campagna di informazione ed educazione Le mani dei cani sono i denti, lanciata da Mars Italia Siodocov (Società italiana di odontostomatologia e chirurgia orale veterinaria), in chiusura a fine mese.

Tutto  questo, "nonostante patologie come la parodontopatia, che è quella che veniva definita 'piorrea' nell'uomo, siano estremamente diffuse. Solo considerando i cani, "l'80% di quelli con un'età al di sopra dei 3 anni ne viene colpito". Mirko Radice, della Siodocov  spiega infatti che "i disturbi del cavo orale, alitosi, problemi seri a denti e gengive, batteri, possono con facilità mettere a rischio la salute di tutto l'organismo dei cani, dal cuore al fegato".
"Molto spesso, la tendenza è quella di considerare la parodontopatia e patologie di questo tipo come legate esclusivamente al cavo orale. In realtà è stato dimostrato da numerosi articoli pubblicati come ci siano delle ripercussioni a livello sistemico estremamente importanti. Ci può essere un interessamento ad esempio del cuore con delle forme di endocardite - elenca Radice - un interessamento a livello renale con delle forme di glomerulonefrite e quindi un'insufficienza renale che può essere acuta o cronica. E ancora, si può avere un interessamento a livello epatico con un'insufficienza epatica; eventuali formazioni di ascessi sia a livello epatico che cerebrale per un fenomeno di tromboembolismo, quindi di passaggio dei batteri dal cavo orale attraverso il circolo ad altri organi".

"Il primo campanello d'allarme percepito dai proprietari è sicuramente l'alitosi. Nel momento in cui c'è questo problema, significa che qualcosa non sta funzionando in maniera corretta all'interno del cavo orale. La parodontopatia porta a retrazione gengivale e alla formazione di tasche parodontali nelle quali i batteri proliferano e danno vita a delle forme di putrefazione dei residui di alimenti che rimangono nella cavità orale, con la produzione di solfuri che sono poi i responsabili del cattivo odore".

I cani di piccola taglia- Esistono dei fattori di rischio e delle predisposizioni, aggiunge Radice: "I cani di piccola taglia hanno una predisposizione decisamente superiore rispetto ai cani di grossa taglia". E quindi razze come barboncini, yorkshire, volpini di Pomerania, maltesi, pastori dello Shetland. Nonostante ciò, solo il 10% dei proprietari ne è consapevole. Questa predisposizione è determinata "sia dalle caratteristiche genetiche sia dal fatto che il rapporto fra le dimensioni del dente e la quantità di osso presente è decisamente a sfavore dell'osso nei soggetti di piccola taglia", dice lo specialista. Risultato? "Una piccola tasca parodontale in un cane di grossa taglia può non influire in maniera pesante". Mentre in un cane di piccola taglia, "in cui la quantità di osso e quindi di supporto del dente è decisamente minore, anche una tasca di piccole dimensioni può comportare un problema grave".

Lo spazzolino in casa e la detrartasi dal Veterinario- L'igiene quotidiana del cane è il primo step per evitare problemi del cavo orale. Il consiglio è di "farlo diventare un gioco,creando interazione, abituando il cane  a farsi toccare il muso, magari mentre lo si coccola e gratificandolo dopo lo spazzolamento". Regola numero uno: dentifricio "specifico e non di quelli a uso umano che hanno grosse concentrazioni di fluoro".  Dentrifricio e spazzolino vanno usati ogni giorno, "perché la placca mineralizza e diventa tartaro nell'arco di 48-72 ore". E quando lo spazzolino non è più sufficiente, " si deve ricorrere a una profilassi professionale, che richiede un'anestesia ed è comunque un intervento un po' più complesso"


La 'golden list' del proprietario

1) Ascolta i piccoli segnali: il dolore non impedirà al pet di continuare a usare i propri denti. Il proprio animale domestico continuerà a usare la bocca e a mangiare anche in presenza di  infiammazione del cavo orale e di dolore. Per questo, per individuare  una sospetta patologia paradontale, basterà prestare attenzione a  fenomeni comuni ma che spesso celano un problema di igiene orale, come: l'alitosi, la presenza di tracce di sangue nella ciotola o sui giocattoli da masticare, maggiori secrezioni nasali, riluttanza al gioco e al movimento.

2) Effettua un check up del cavo orale dal veterinario almeno una volta l'anno: previene il manifestarsi dei segnali critici e garantire il benessere cosante del pet. Alcuni cani  potrebbero necessitare di un maggiore controllo - ad esempio 2 volte l'anno - se particolarmente inclini all'accumulo di placca e quindi maggiormente esposti al rischio di sviluppo di disturbi gengivali, come avviene nei soggetti di piccola taglia.

3) Lavare i denti ogni giorno: una routine quotidiana anche per il cane. Spazzolare i denti del cane regolarmente, infatti, è il miglior modo per mantenere le gengive e i denti più sani e combattere le malattie gengivali. È preferibile utilizzare prodotti appositamente studiati per i pet e, se non abituato sin da cucciolo, un cane adulto può comunque essere 'educato' a questa pratica introducendo gradualmente la spazzolatura. Per i cani anziani, è consigliabile chiedere al veterinario di valutare la necessità di una detartrasi professionale, seguendo poi i consigli forniti.

4) Controlla regolarmente i denti e le gengive del tuo cane a casa. Alcune semplici valutazioni ci possono dare indicazioni della presenza di un problema orale. La maggior parte dei proprietari tende a valutare la salute di un dente in base alla quantità di tartaro presente su di esso: è questa una falsa convinzione. Non è infatti detto che anche denti privi di tartaro, non celino patologie sottostanti. Le gengive arrossate o gonfie sono generalmente già indicative di un problema e devono essere trattate più precocemente possibile, aspettare significa spesso dover effettuare l'estrazione di questi denti.

5) Utilizza snack specificamente studiati per l'igiene orale: aiuta a mantenere la bocca del cane in salute, aiutano a ridurre la formazione del tartaro fino all'80%. Durante la fase d'acquisto è importante valutare la composizione e la consistenza del prodotto: ad esempio, la presenza del tripolifosfato di sodio ed il solfato di
zinco contribuiscono a rallentare il processo di formazione della placca; da evitare prodotti di consistenza eccessivamente dura che possono portare a fratture dentali.