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INIZIATIVA DEL COMUNE

Trieste, ristrutturazione di pregio ma veterinaria low cost

Trieste, ristrutturazione di pregio ma veterinaria low cost
Il Comune di Trieste si appresta a spendere 900mila euro per ristrutturazioni a fianco al "locale storico" di una farmacia. Destinazione: ambulatorio veterinario con "listino-prezzi popolare"


L'edizione del 3 settembre de Il Piccolo di Trieste ha riferito di un progetto di riqualificazione urbana nella città di Trieste che contempla la realizzazione di un ambulatorio veterinario a fianco ad una farmacia civica in un prestigioso contesto centrale e  storico. L’impegno di spesa complessivo viene stimato nella ragguardevole cifra di 900 mila euro e sarebbe già pronta una parcella di 76mila euro per il progettista.

La gestione della futura struttura veterinaria verrebbe affidata dal Comune su “accettazione di un listino- prezzi popolare” oppure con una “convenzione con giovani professionisti interessati ad una esperienza originale”. Il Dipartimento Welfare del Comune dichiara l’intento di fornire un servizio sociale di cura a cani e gatti di proprietà, salvo poi ammetterne apertamente un altro: “Una farmacia vende di più se si trova nelle vicinanze di attività connettibili”. Ciò nonostante la dichiarata “vocazione pubblica” delle farmacie comunali.

Con una lettera aperta all'Assessore triestino alle Politiche Sociali, Dott. Carlo Grilli e al Direttore del Welfare Ambra de Candido, il Presidente delll'ANMVI Marco Melosi ha chiesto di chiarimenti su quanto appreso a mezzo stampa, "auspicando che il progetto di ambulatorio veterinario “low cost” venga accantonato, in favore di politiche coerenti con l’azione amministrativa pubblica, prive di derive speculative e demagogiche in danno alla professione medico veterinaria".

La lettera stigmatizza anche la disparità di apprezzamento economico che il Comune di Trieste riserva a professionalità egualmente intellettuali e meritevoli di equo compenso, come l’Architetto e il Medico Veterinario, spingendosi addirittura ad ipotizzare che ai giovani medici veterinari sia lecito chiedere di deprezzare la propria dignità professionale.

L'ANMVI conclude ricordando che sono numerose le amministrazioni comunali che hanno individuato soluzioni agevolate per le cure veterinarie, verificando preliminarmente gli effettivi bisogni della cittadinanza su base ISEE e ricorrendo a convenzioni concordate con i Medici Veterinari già attivi sul territorio. Numerose anche le esperienze amministrative basate su decurtazioni o esenzioni delle tasse comunali a favore di proprietari in fascia debole e di adozioni di cani e gatti ospiti di rifugi, perseguendo fattivamente uno scopo di utilità sociale.