Cane Hong Kong, forse contatto con superfici contaminate

L'OMS segue l'evoluzione della situazione ad Hong Kong, ma non modifica le indicazioni sui pets. Il cane non è infetto. Covid-19 nei tamponi forse dopo contatto con superfici contaminate.

Da sabato scorso, le autorità sanitarie di Hong Kong hanno messo in quarantena precauzionale due cani e un gatto. E' quanto riferito dal notiziario South China Morning Post che ha raccolto le dichiarazioni della dottoressa Chuang Shuk-kwan, che dirige la sezione Malattie Trasmissibili del Center for Health Protection di Hong Kong.

Dopo la bassa positività in un cane di razza Pomerania, il capo tecnico dell'OMS per le emergenze sanitarie Maria Van Kerkhove ha dichiarato che l'Organizzazione Mondiale della Sanità sta seguendo il caso con gli specialisti di Hong Kong, per comprendere l'origine della positività, "per esempio se il cane possa essere stato a contatto di superfici contaminate dal virus".

La comunità scientifica si sta basando sui dati del Coronavirus SARS, "che è il parente più vicino al nuovo coronavirus - con somiglianza di sequenza dell'80% - tra i coronavirus testati" ha spiegato alla CNN  il prof. Charles Chiu, professore di malattie infettive presso l'Università della California. Per il coronavirus SARS, la gamma di persistenza sulle superfici andava da meno di cinque minuti a nove giorni".  Per i coronavirus umani, il contatto con le superfici non è considerato un veicolo determinante per il contagio. La comunità scientifica sta cercando di capire se anche il Covid-19 si comporti nello stesso modo. Charles Chiu invita a tenersi informati senza scadere nel panico.

Quello del cane di Hong Kong non è un caso di contagio, il cane non ha sviluppato la malattia. Restano immutate le indicazioni dell'OMS sui pets: non ci sono evidenze scientifiche che i pets possano essere infettati da Covid-19. Nessun cane al mondo risulta infetto.