• Utenti 10
  • Articoli pubblicati dal 4 novembre 2001: 32315
cerca ... cerca ...

LA PESTE SUINA RICOMPARE IN SARDEGNA

LA PESTE SUINA RICOMPARE IN SARDEGNA
Una task force di veterinari per contrastare l'epidemia. Previste dall'Asl 1 rigide misure di sicurezza. La ricomparsa di focolai di peste suina nell'isola è "un fulmine a ciel sereno". Ispettori del Brasile in visita allo Zooprofilattico. L'Italia punta al principio di regionalizzazione per aumentare la gamma dei prodotti esportabili. La ricomparsa dei focolai di peste suina è stato un "fulmine a ciel sereno". «I controlli sui circa 450 cinghiali, cacciati durante la stagione venatoria appena conclusa, avevano dato esiti negativi - ha spiegato Franco Sgarangella, dirigente responsabile del Servizio veterinario dell'Asl 1, che ha immediatamente formato una task force per l'emergenza sanitaria,coordinata dagli esperti veterinaria Sergio Masala, Daniela Marongiu e Tore Bellu -. E anche le analisi sugli oltre 5mila capi delle circa 450 aziende disseminate nel Goceano avevano dato lo stesso esito. C'è amarezza per quel che sta succedendo, soprattutto per l'azienda Campagnani che è una risorsa importante per il territorio, ma in questi casi non possiamo far altro che assicurare la massima assistenza e predisporre un rigido cordone sanitario.

Ora, oltre a quelli della porcilaia Tecnopig - ha concluso Franco Sgarangella -, stiamo monitorando un altro migliaio di maiali all'interno delle zona protetta e di sorveglianza e nel frattempo abbiamo provveduto ad avviare tutte le procedure necessarie per sbloccare la movimentazione del bestiame. Che comunque non potrà ripartire prima della scadenza dei 30 giorni dalla scoperta del focolaio e quindi da lunedì 18 luglio».

E proprio oggi l'Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Sardegna ospiterà una delegazione di ispettori del ministero dell'Agricoltura brasiliano in visita nel nostro Paese. Lo scopo dell'incontro, fortemente voluto dal ministero della Salute e dalle organizzazioni di categoria, è quello di ottenere per l'Italia il principio di regionalizzazione delle malattie suine, così da aumentare la gamma dei prodotti esportabili verso il Brasile. In questo momento, infatti, è consentita solo l'esportazione di prodotti suini cotti o a lunga stagionatura.

Lo scopo dell'incontro sarà, pertanto, la verifica della corretta applicazione delle misure previste dall'UE per il controllo della malattia vesicolare del suino, della peste suina africana e della peste suina classica. Durante la visita, i funzionari brasiliani incontreranno le autorità dell'assessorato regionale alla Sanità che illustreranno i sistemi di controllo delle movimentazioni degli animali e dei prodotti trasformati in Sardegna in applicazione delle leggi europee.

A seguire, i funzionari dell'Istituto Zooprofilattico "Giuseppe Pegreffi" presenteranno i dati dell'attività di sorveglianza della peste suina africana in Sardegna.