BENESSERE, VALUTAZIONE SPERIMENTALE IN 300 AZIENDE
Un Sistema di valutazione del benessere animale è attualmente in sperimentazione presso oltre 300 allevamenti di bovini da latte in Lombardia, Emilia Romagna, Veneto, Trentino. E' stato messo a punto dal Centro di referenza dell'Izsler. Successo fra gli allevatori, che sempre più numerosi chiedono di aderire alla sperimentazione. "Il consumatore, oggi piu' che mai, vuole essere sicuro che quello che mangia proviene da animali che sono stati trattati bene e hanno vissuto in allevamenti rispettosi della loro condizione".
Lo dice Luigi Bertocchi del Centro di Referenza Nazionale per il Benessere Animale presso l'Istituto Zooprofilattico della Lombardia e dell'Emilia Romagna. Ed e' proprio dal Centro di referenza che e' stato messo a punto un Sistema di valutazione del benessere animale attualmente in sperimentazione presso oltre 300 allevamenti di bovini da latte in Lombardia, Emilia Romagna, Veneto, Trentino; nel progetto compare anche un importante marchio della grande distribuzione organizzata "che ha saputo intercettare l'esigenza del consumatore", sottolinea ancora Bertocchi.
Il Sistema di valutazione sul benessere delle vacche da latte e' partito proprio in questi ultimi tempi. Vengono effettuate una serie di osservazioni, 54 per l'esattezza, sulla base dei parametri scientifici e normativi da cui sono state elaborate le linee guida per l'etichettatura che nel maggio dello scorso anno il Comitato economico-sociale europeo ha pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale.
"Attraverso questo Sistema - prosegue Bertocchi - non solo sara' possibile riportare sull'etichetta di latte e formaggi che il prodotto proviene da animali allevati nel rispetto di quanto stabilito dalla normativa comunitaria sul benessere, ma attraverso le valutazioni scientifiche svolte dal nostro personale si potra' dimostrare il livello delle condizioni di benessere in cui le vacche sono state allevate.
In buona sostanza, il Sistema di valutazione rappresentera' un ulteriore valore aggiunto a quanto prevede la normativa". "Riceviamo numerose richieste di allevatori che vorrebbero essere inseriti nella sperimentazione - conclude Bertocchi. E' evidente che pur in un momento di crisi del settore, gli allevatori hanno saputo cogliere il valore del Sistema di valutazione che stiamo mettendo a punto come valore aggiunto per le loro produzioni. Lo testimonia la richiesta di collaborazione che ci e' arrivata dall'Aia (Associazione Italiana Allevatori) che ha chiesto di essere inserita nel Sistema di valutazione del benessere a vantaggio di tutti i suoi iscritti". (AGI)