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PIU’ AUDIT PER LA SICUREZZA ALIMENTARE

PIU’ AUDIT PER LA SICUREZZA ALIMENTARE
Il sistema della sanità pubblica veterinaria e sicurezza alimentare deve continuare a migliorare e a risolvere alcune criticità. Per garantire il miglioramento continuo e assicurare qualità e coerenza dei controlli ufficiali dovranno essere incrementati i sistemi di audit. Da migliorare l'assetto organizzativo degli uffici regionali. Va assicurato il monitoraggio e la verifica costante dei sistemi regionali di prevenzione in sicurezza degli alimenti e sanità pubblica veterinaria. Per garantire il miglioramento continuo e assicurare qualità e coerenza dei controlli ufficiali dovranno essere incrementati i sistemi di audit e le verifiche mediante l'uso di indicatori, nonché le attività di formazione su obiettivi legati al miglioramento della qualità dei processi di produzione delle attività sanitarie e dei sistemi sanitari.

La bozza ministeriale del Nuovo Piano Sanitario Nazionale punta al miglioramento e all'efficienza dei servizi: il sistema della sanità pubblica veterinaria e sicurezza alimentare, incardinato all'interno del più ampio SSN, deve continuare a perseguire percorsi tendenti al miglioramento e alla risoluzione di alcune criticità.

L'attenzione alla sicurezza degli alimenti, ed in particolare a quelli di origine animale, vanta in Italia uno sviluppo anche in epoche storiche e la scelta di campo dell'Italia è sempre stata chiara: quella di collocare il sistema dei controlli veterinari e di igiene degli alimenti nell'ambito sanitario, in ragione del prevalente interesse della salute pubblica, costituendo una vera e propria specificità rispetto ad altri Paesi.

Strumento essenziale per il miglioramento del funzionamento delle autorità competenti e per il raggiungimento dei loro obiettivi è l'attività di audit, organizzato secondo un "modello a cascata", che coinvolge i tre livelli di autorità competente, in linea con l'attività di audit che la Commissione Europea svolge attraverso il suo organo ispettivo, l'Ufficio alimentare e veterinario (FVO), sulle autorità competenti degli Stati Membri.

L'audit è inoltre lo strumento che i servizi veterinari e i SIAN a loro volta utilizzano sulle imprese del settore alimentare e della produzione primaria, volto, tra l'altro, a verificare se l'organizzazione che l'operatore si è dato per garantire la sicurezza dei suoi prodotti sia attuata in modo efficace e se sia adeguata per raggiungere gli obiettivi di sicurezza attesi.

Tra le aree di miglioramento, indicate nella bozza di PSN, va certamente annoverata anche la definizione e l'armonizzazione di criteri organizzativi e operativi delle autorità competenti, funzionali ad esigenze di tipo operativo, specie per quei livelli che ad oggi hanno messo in luce carenze e difficoltà. Riguardo l'assetto organizzativo degli uffici regionali, non sono stati definiti a livello nazionale provvedimenti che abbiano inciso per adeguarli alle nuove esigenze previste dalla legislazione comunitaria per sicurezza alimentare. Tale carenza di criteri organizzativi comuni ha comportato una difformità nella loro organizzazione e soprattutto una grave disparità di dotazioni organiche e di disponibilità di professionalità competenti, generando una non sempre uniforme erogazione di servizi sul territorio nazionale.

La sanità pubblica veterinaria e la sicurezza alimentare per poter conseguire efficacemente i propri obiettivi nell'ambito delle attività di prevenzione e rispondere ad esigenze operative dovrà dunque necessariamente poter contare sul progressivo consolidamento di tali sistemi, delle organizzazioni che la presiedono e della disponibilità di risorse e di professionalità adeguate.

LA VETERINARIA NEL PIANO SANITARIO NAZIONALE 2010 - 2012

Allegati
pdf LA BOZZA DEL NUOVO PIANO SANITARIO NAZIONALE.pdf