ANMVI Sicilia ha diffuso un comunicato sull'iniziativa del Sindaco di Trapani che nei giorni scorsi ha ordinato l'antirabbica e il test per la prevenzione della leishmaniosi. ANMVI Sicilia "si dissocia dall'azione intrapresa dal sindaco di Trapani perché priva di confronto con le parti" e chiede la revoca dell'Ordinanza.
Il 16 giugno, Il Sindaco di Trapani ha emanato l'Ordinanza n.135 volta a fronteggiare il fenomeno del randagismo incombente sul territorio comunale.
Il Presidente del Direttivo siciliano dell'Associazione, Giuseppe
Licitra, in un comunicato scritto insieme al gruppo SISCA di Sicilia e
Calabria, lamenta il mancato coinvolgimento dei medici veterinari: "L'ANMVI Sicilia si vede costretta, suo malgrado, ad esprimere il proprio
disappunto, a
conferma dell'assenza di dialogo tra istituzioni, ordine professionale,
società scientifiche o sugli interventi disposti dal sindaco di Trapani dalla suddetta ordinanza, perché volti esclusivamente ad un'azione repressiva contro i proprietari ed a suscitare allarme nella popolazione, specialmente per i provvedimenti relativi alla leishmaniosi ed alla rabbia".
"ANMVI Sicilia - prosegue Licitra- si dissocia dall'azione intrapresa dal sindaco di Trapani perché priva di confronto con le parti, coinvolte dalle leggi vigenti nella gestione del fenomeno randagismo e perché le azioni sanitarie e repressive da sole, contenute nell'ordinanza, non risolverebbero il problema, necessitando invece una stretta collaborazione con le rappresentanze professionali per affrontare il randagismo nel rispetto dei ruoli e delle competenze previste dalle norme vigenti sul rapporto uomo-animale e sul possesso responsabile".
Il comunicato conclude invitando il Sindaco di Trapani "a revocare l'ordinanza del 16 giugno n.135 ed a convocare le parti interessate per addivenire alla programmazione di azioni mirate alla soluzione del problema".