• Utenti 10
  • Articoli pubblicati dal 4 novembre 2001: 32296
cerca ... cerca ...

RABBIA, ORDINANZA PREVENZIONE IN PIEMONTE

RABBIA, ORDINANZA PREVENZIONE IN PIEMONTE
La recente diffusione dell'infezione della rabbia in alcune aree del nord-est Italia ha spinto la Regione Piemonte ad adottare misure straordinarie per la prevenzione e la profilassi della malattia in Piemonte. Caterina Ferrero, assessore alla tutela della salute e sanita': con l'ordinanza non si vuole creare allarmismo. Il testo. La recente diffusione dell'infezione della rabbia in alcune aree del nord-est dell'Italia ha spinto la Regione ad adottare misure straordinarie per la prevenzione e la profilassi della malattia in Piemonte.

E' stata così emessa un'ordinanza che, come chiarisce Caterina Ferrero, assessore alla Tutela della salute e Sanità, "non vuole creare alcun allarmismo, ma proteggere la salute della popolazione animale e dell'uomo mediante l'adozione di provvedimenti temporanei più severi".

Tre le principali misure previste. I detentori di cani, gatti e furetti che intendono trasferirsi, anche temporaneamente, con i propri animali nelle aree a rischio devono segnalarlo al veterinario di fiducia con almeno 30 giorni di anticipo per l'esecuzione della vaccinazione antirabbica che deve essere certificata. Gli animali vaccinati devono essere preventivamente identificati con il microchip e, per quanto riguarda i cani, registrati nel sistema informatizzato dell'anagrafe canina regionale. In secondo luogo, presso ogni Comune e Asl saranno aperte per 90 giorni le iscrizioni straordinarie all'anagrafe canina regionale dei cani non registrati. Infine, i cani morsicatori devono essere segnalati al Servizio veterinario dell'Asl competente, visitati e tenuti in osservazione per dieci giorni per verificare che non manifestino i sintomi della malattia.

Tutti i cani ospitati in canili pubblici e privati, nei casi in cui non possa essere escluso il rischio di introduzione della rabbia, devono essere sottoposti a vaccinazione antirabbica preventiva. I titolari degli impianti, entro 30 giorni dalla data di pubblicazione dell'ordinanza, devono comunicare al Servizio veterinario dell'Asl la decisione assunta e il protocollo vaccinale eventualmente adottato in accordo con il medico veterinario responsabile dell'assistenza zooiatrica.

L'elenco dei territori a rischio, attualmente costituito dal Friuli Venezia Giulia e dalle province di Trento, Bolzano, Treviso, Belluno, Vicenza e Venezia, è costantemente aggiornato dall'Osservatorio epidemiologico regionale per la prevenzione veterinaria e pubblicato on line.

"E' importante - sottolinea Ferrero - che i detentori di cani, gatti e furetti conoscano i rischi della malattia e adottino comportamenti di prevenzione responsabili. La vaccinazione è sicura, non ha conseguenze negative sulla salute dell'animale ed è l'unico strumento per evitare il diffondersi della rabbia anche nel nostro territorio".

Per tutte le informazioni necessarie e le segnalazioni pertinenti è possibile rivolgersi agli sportelli degli animali d'affezione istituiti presso i Servizi veterinari di ciascuna Asl.

Il testo dell'Ordinanza è consultabile sul sito ordiniveterinaripiemonte.it

Allegati
pdf ORDINANZA RABBIA IN PIEMONTE.pdf