Giovedì, 5 Giugno 2025
  • Utenti 10
  • Articoli pubblicati dal 4 novembre 2001: 32424
cerca ... cerca ...

CONFLITTO STATO-REGIONI, STOP AL GOVERNO CLINICO

CONFLITTO STATO-REGIONI, STOP AL GOVERNO CLINICO
Il Ddl sul Governo Clinico e la libera professione dei dirigenti ssn, dopo pochi giorni d'Aula, torna in Commissione Affari Sociali. In Parlamento scoppia il conflitto di competenze fra Stato e Regioni sulla governance della sanità. Il Sottosegretario Martini: ''riflettere bene sulle competenze organizzative e gestionali delle Regioni, per le quali servono principi ben definiti''. Il Ddl sul Governo Clinico e sulla libera professioni della dirigenza medico-veterinaria, dopo pochi giorni d'Aula, torna in Commissione Affari Sociali. In Parlamento scoppia il conflitto di competenze fra Stato e Regioni sulla governance della sanità.

Solo ''assenze dei deputati'' ma nessun ''problema politico'' nella maggioranza sul ddl che ridisegna la governance della sanita', tornato in commissione dopo che in Aula la maggioranza e' stata battuta due volte su emendamenti del Pd. Ad assicurarlo il sottosegretario alla Salute Francesca Martini, secondo la quale, comunque, ora ci sara' l'occasione per ''riflettere bene sulle competenze organizzative e gestionali delle Regioni, per le quali servono principi ben definiti''. ''I poteri delle Regioni non solo non vanno inficiati - spiega - ma vanno aiutati a dispiegarsi. E lo Stato deve garantire i livelli essenziali di assistenza e l'equita' nell'accesso alle cure per tutti i cittadini in termini di qualita'''.

Giuseppe Palumbo (Pdl), presidente Commissioni Affari Sociali della Camera, secondo il quale il Pd ''puo' anche considerare una vittoria mettere sotto in Aula per due volte la maggioranza, colpevole certo per le troppe assenze, ma non puo' certamente brindare per un rinvio in commissione del provvedimento deciso all'unanimita' dal comitato dei 9 e assolutamente opportuno proprio per evitare l'approvazione di emendamenti successivi che avrebbero modificato totalmente non solo l'impianto della nuova legge ma perfino la 502 e la 517, per intenderci le leggi della riforma Bindi, quelle sulle quali si basa l'intero Sistema sanitario nazionale''.

''E' stata - aggiunge - una scelta di responsabilita' per evitare nei fatti un vuoto di politica sanitaria molto pesante per tutto il Paese''. Il comitato, spiega Palumbo, ''ha creduto invece opportuno riesaminare il testo. Personalmente sono rammaricato per la mancata approvazione immediata solo perche' la legge proposta garantisce una sanita' migliore, per i cittadini e per gli operatori''. ''Incomprensibile'' per Palumbo, anche ''il comportamento dei colleghi dell'Udc, che ieri hanno votato contro la pregiudiziale per poi votare oggi con l'opposizione. E a questo punto e' difficile capire che sanita' vorrebbero per il Paese''. (ANSA)