Per l'anno accademico 2010-2011 ci sarà una ulteriore riduzione dei posti disponibili alle facoltà di veterinaria. Il Gruppo di lavoro sulla programmazione degli accessi ha stabilito una quota inferiore ai 1000 iscritti. L'anno scorso il numero era di 1.110 posti. Scotti: tagliare senza ripensamenti.
Il Gruppo di lavoro sulla programmazione del corso di laurea in veterinaria ha stabilito che, per l'anno accademico 2010 - 2011, il numero di accessi sarà ulteriormente ridotto e scenderà al di sotto dei mille posti.
Il tavolo, riunitosi al Ministero dell'Università l'8 giugno scorso, è composto da rappresentanti dei Ministeri della Salute, dell'Università, delle Regioni e della professione veterinaria. L'ANMVI ha delegato a rappresentarla la Vice Presidente FNOVI Carla Bernasconi.
La riduzione del numero programmato è una esigenza ormai condivisa. Già dallo scorso anno accademico, il Ministero dell'Università ha avviato una progressiva riduzione del numero programmato, operando il taglio più consistente degli ultimi anni (151 posti in meno rispetto all'anno precedente) e fissando a 1.050 i posti disponibili. Successivamente, il numero era stato corretto al rialzo, con un ulteriore decreto che ha corretto il numero al rialzo, portandolo a 1.110.
"Serve un atto di coerenza e di coraggio - dichiara Carlo Scotti (ANMVI) -e andare sotto quota mille in termini davvero consistenti. I dati Enpav dicono che 5000 veterinari nel 2009 hanno dichiarato reddito zero e la situazione di crisi e di disoccupazione sta peggiorando. Un numero accettabile è di 600 posti, sebbene esprima un fabbisogno sempre meno sostenibile in una professione senza turn over. Si abbia il coraggio di tagliare senza ripensamenti".
L'anno scorso la correzione era stata apportata dal Miur in seguito ad una mozione del Consiglio Universitario Nazionale (CUN) che chiedeva una maggiore gradualità nella riduzione dei posti, per diluire "in un congruo numero di anni le riduzioni apportate agli accessi programmati ai corsi di laurea in Medicina Veterinaria in funzione delle azioni intraprese dai singoli Atenei per adeguarsi ai parametri europei indicati dalla Eeave".
Il fabbisogno di laureati è determinato anche in base alle esigenze del SSN. IL ministero della Salute riporta al Ministero dell'Università le indicazioni delle Regioni che per l'anno accademico in corso avevano indicato un fabbisogno complessivo di 595 medici veterinari.
Quest'anno le prove di ammissione al corso di laurea in medicina veterinaria si svolgeranno il 6 settembre.