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LE MANI DELL’INPS SULLE CASSE DEI PROFESSIONISTI

LE MANI DELL’INPS SULLE CASSE DEI PROFESSIONISTI
Con la circolare 23 pubblicata ieri, l'INPS annuncia che sottoporrà a verifica circa 120.000 libero professionisti senza chiarire di quali professionisti si parli. Per le Casse di previdenza private si tratta di una "clamorosa cantonata dell'Istituto". Atteso un chiarimento urgente dal Ministro Maurizio Sacconi. "Le risultanze dell'incrocio con le banche dati dell'Agenzia delle Entrate forniranno la possibilità di sottoporre a verifica circa 120.000 libero professionisti e consentiranno di verificare circa 450.000 soci di società non iscritti a nessuna gestione previdenziale dell'Istituto".

Con la circolare n. 23 pubblicata ieri, l'INPS annuncia che sottoporrà a verifica circa 120.000 libero professionisti, senza tuttavia specificare meglio di quali professionisti si parli. Le Casse di previdenza private non esitano a definire l'iniziativa come "una clamorosa cantonata": è evidente che non sono ammissibili controlli su chi è già iscritto e versa al proprio ente previdenziale di Categoria.

Infatti, se da un lato l'INPS ha tutte le ragioni di incrociare i propri dati con quelli del fisco per stanare i lavoratori autonomi che sfuggono agli archivi della previdenza nazionale, dall'altro è indispensabile chiarire che le verifiche dell'Istituto Nazionale di Previdenza Sociale non devono indirizzarsi a coloro che già afferiscono al proprio ente di previdenza categoriale, dal quale sono già sottoposti a regolari controlli.

Da qui la reazione compatta delle Casse che chiedono un chiarimento urgente al Ministro Sacconi contro quella che considerano una "indebita invasione di campo".

La circolare n. 23 pubblicata ieri fa il paio con la questione della gestione separata, per la quale pende un' interrogazione parlamentare dell'On Gianni Mancuso alla quale il Ministro del Lavoro non ha ancora dato una risposta, benché l'INPS abbia sospeso il richiamo dei versamenti. Le Casse prospettano una soluzione ad ampio raggio che regolamenti gli obblighi dei professionisti over 65, rispettosa dell'autonomia di ciascuna cassa che abbia il placet del Welfare e l'espresso riconoscimento dell'INPS.

Ricondurre la gestione separata INPS dentro l'alveo delle casse private potrebbe smorzare gli appetiti. Il riconoscimento di una competenza esclusiva delle varie casse sui propri iscritti, anceh pensionati,obbligherebbe l'INPS a trasferire agli Enti professionali ( o a rimborsare agli interessati) le somme già versate da circa 13mila interessati che hanno impropriamente aderito all'invito ad iscriversi alla gestione separata dell'INPS.

Diversamente, si avvalorerebbe un titolo dell'Avvenire di alcuni giorni fa: "Le mani dell'Inps sulle Casse". Nell'articolo, messo a disposizione dall'Enpav nella propria rassegna stampa on line, si spiega a chiare lettere che: "da alcuni mesi l'ente sta inviando avvisi di accertamento e richieste di contributi a carico di liberi professionisti di età superiore a 65 anni, la gran parte già pensionati presso la rispettiva cassa di previdenza.