E' una "gravissima situazione" quella che vede la cancellazione delle giornate di corse già programmate negli ippodromi di Roma e Milano. I veterinari incaricati UNIRE si dicono preoccupati per le ripercussioni sulla categoria e si appellano ai vertici istituzionali.
Dopo la cancellazione delle giornate di corse già programmate negli ippodromi di Milano, Roma, Livorno e Ravenna, l'Associazione Nazionale Veterinari Incaricati UNIRE esprime "preoccupazione per le ulteriori gravissime ripercussioni che ne conseguono inevitabilmente anche a carico della propria categoria, chiamata dall'UNIRE ad operare scelte professionali chiare e ben definite che comportano il sentire come proprio il destino riservato all'intero comparto ippico.
I veterinari incaricati UNIRE non entrano nel merito del disaccordo tra le Dirigenze dell'UNIRE e le Dirigenze degli ippodromi, ma fanno presente che "nella contesa tra "vertici", coloro che ci rimettono effettivamente sono soprattutto le realtà che si trovano ai piani inferiori della piramide fino alla base che più di tutti la sostiene quotidianamente".
Tutte insieme, le Categorie del settore già vedono fortemente compromessa la propria sussistenza e con esse tutti gli operatori dell'indotto, ivi inclusi i Medici Veterinari nelle loro diverse componenti.
L'ANVIU ha quindi rivolto un appello all'UNIRE "affinché verifichi di nuovo tutte le possibilità di garanzia per poter rivedere quanto prima la propria drastica decisione" e un appello ai Ministeri competenti "perché si adoperino quanto più e quanto prima nel poter ricomporre la gravissima situazione".