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CUCINARE I GATTI? TV SENZA REGIA CULTURALE

CUCINARE I GATTI? TV SENZA REGIA CULTURALE
Beppe Bigazzi e' stato sospeso dalla trasmissione La prova del cuoco. "Sono stato frainteso"- ha dichiarato. Il Sottosegretario Martini: ai responsabili potrebbe essere imputato il reato di associazione a delinquere. ANMVI: in TV la cultura del rispetto animale è ancora presa alla leggera, questo tema è affrontato senza una regia culturale.

Beppe Bigazzi è stato sospeso dalla trasmissione La prova del cuoco, dopo le proteste per aver decantato la qualità della carne di gatto. ''Sono stato frainteso'', ha detto il conduttore, da dieci anni volto popolare della trasmissione. "Ho parlato nella puntata di giovedi' grasso di un proverbio delle mie parti, " chi non ha ciccia ammazza il gatto". Evidentemente qualcuno ha voluto capire che ho invitato a mangiare carne di gatto, ma e' follia''. ''Devo parlare, chiarire con la Rai''.


Dopo la puntata de La prova del cuoco in cui i gatti sono stati oggetto di inqualificabili attenzioni culinarie, l'Associazione Nazionale Medici Veterinari (ANMVI) si aspetta che RAI 1 rivolga un chiarimento inequivocabile al suo pubblico "per dovere della TV di Stato nei confronti del Paese". A dirlo è Marco Melosi, Vice Presidente dell'Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani, che aggiunge: " Abbiamo fiducia nella maturità dei telespettatori italiani, ed è proprio verso la loro sensibilità che si rende urgente correggere la comunicazione televisiva".


Ma non si tratta solo di rimediare al più presto ad "un episodio che va oltre la legalità e la decenza del nostro Paese", si tratta anche dichiara il veterinario Melosi- di "decidersi una buona volta a dare una regia all'approccio della televisione italiana verso il mondo animale. Oggi la comunicazione televisiva non riesce ancora a mantenersi stabile su un messaggio culturale corretto ed equilibrato e si muove ancora troppe volte fra gli opposti dell'animalismo fanatico e dell'inciviltà".


La Televisione deve essere più coerente con i propri messaggi culturali in fatto di tutela animale e rispecchi i valori di una società civile che è stata capace di darsi norme e leggi avanzate. "Ci sono fior fior di esperti medici veterinari - conclude l'ANMVI- che possono aiutare la TV a darsi una regia culturale".


Per il Sottosegretario Francesca Martini che interesserà l' Autorita' Garante e il Direttore generale della RAI, "ai responsabili di quanto accaduto potrebbe venire imputato il delitto di istigazione a delinquere previsto dall'art. 414 del Codice Penale, in quanto l'art. 544-bis dello stesso Codice Penale sancisce che 'chiunque, per crudelta' o senza necessita', cagiona la morte di un animale e' punito con la reclusione da tre mesi a diciotto mesi'''.