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2010 ANNO INTERNAZIONALE DELLA BIODIVERSITA’

2010 ANNO INTERNAZIONALE DELLA BIODIVERSITA’
Nell'anno per la Biodiversità promosso dalle Nazioni Unite, ANMVI International ha previsto iniziative di formazione nell'ambito della sua programmazione annuale. Belluzzi: la veterinaria non si chiami fuori dalle azioni di ricognizione e classificazione delle specie, dalla conservazione del materiale genetico e dalla valutazione della vitalità del medesimo".

La biodiversità chiama sempre di più in causa il medico veterinario e l'Anno Internazionale per la Biodiversità promosso dalle Nazioni Unite è l'occasione per dimostrarlo.

Per questo ANMVI International ha previsto nel programma di formazione specialistica del 2010, momenti di approfondimento e di valorizzazione del ruolo del medico veterinario.


Spiega Giancarlo Belluzzi, responsabile di ANMVI International: "Dopo la conferenza di Interlaken del 2007, che ha posto l'accento sulla necessità di bioconservare le diversità delle specie, è emersa l'impellente necessità di preservare la diversità e l'integrità delle varietà genetiche di animali e piante per far fronte all'impoverimento del pianeta ed alle difficoltà dell'approvvigionamento alimentare". Insomma, conclude Belluzzi, "il veterinario non si chiami fuori dalle azioni di ricognizione e classificazione delle specie, dalla conservazione del materiale genetico e dalla valutazione della vitalità del medesimo. La biodiversità animale è uno dei temi che ci dovrebbe stare più a cuore!".


Obiettivo dello Year of Biodiversity è di riaffermare i valori della Convenzione internazionale della diversità biologica e del Countdown 2010 (l'impegno preso otto anni fa da alcune nazioni, tra cui l'Italia, di ridurre significativamente la perdita di biodiversità entro il 2010), e aumentare la consapevolezza dei governi e dell'opinione pubblica mondiale dell'importanza della diversità biologica per la vita sulla Terra.


Il lancio ufficiale dello Year of Biodiversity sarà seguito da una riunione di alto livello il 21 e il 22 gennaio al quartier generale dell'Unesco a Parigi.


"Sarebbe di grande beneficio per il nostro Paese - conclude Belluzzi - un coordinamento nazionale delle azioni dei Decisori politici che riunisca in un'ottica interdisciplinare tutti i contributi settoriali, dall'ambiente alla ricerca, dalle scienze naturali alla medicina umana e veterinaria".