DOPO IL TAR DEFINIRE LE COMPETENZE DI ENCI E MIPAAF
Per il Presidente Enci Domenico Attimonelli, la sentenza del TAR del Lazio contro i commissariamento ad acta dell'Enci è "epocale". Ma adesso non servono "trionfalistiche rivendicazioni", piuttosto regole condivise con il Ministero delle Politiche Agricole per definire le rispettive competenze. La sentenza del TAR Lazio n. 12555 depositata in data 4 dicembre 2009 ha accolto il nostro ricorso contro il commissariamento "ad acta", statuendo che il Ministero non ha il relativo potere e che la vigilanza prevista dal nostro Statuto si esercita con la nomina, da parte dell' Autorità vigilante, di suoi rappresentanti negli organi sociali (un consigliere, due sindaci, due componenti della Commissione Tecnica Centrale, un componente del Comitato Consultivo degli Esperti).
"Questa pronuncia, che non esagero nel definire epocale- ha commentato il Presidente Enci Domenico Attimonelli- va fatta oggetto di ponderata e sobria riflessione perché non deve costituire occasione di trionfalistiche rivendicazioni, ma rappresentare invece spunto costruttivo per proseguire un cammino di collaborazione con l'Autorità amministrativa, che per verità negli ultimi tempi ha già iniziato ad essere percorso".
L'auspicio del Presidente dell'ENCI è dunque "che possa essere istituito quel tavolo di confronto che l'Ente da tempo richiede e che da questo possano sortire regole condivise, nel quadro tracciato dal Giudice amministrativo, con il fine di definire le rispettive competenze. Da parte nostra- conclude- se questo dialogo si svilupperà, garantisco che le prerogative ministeriali non saranno in alcun modo disconosciute e che noi chiederemo soltanto il rispetto della nostra piena autonomia associativa".