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TOSCANA, ASSISTENZA VETERINARIA A FASCE DEBOLI

TOSCANA, ASSISTENZA VETERINARIA A FASCE DEBOLI
La proposta di Legge quadro sulla tutela dei diritti degli animali dei consiglieri Lupi, Roggiolani è stata approvata dalla Commissione Sanità del Consiglio regionale della Toscana. Assistenza veterinaria per i proprietari di cani appartenenti alle fasce deboli. L'opposizione chiede di discuter in Aula un altro testo. La Commissione Sanità del Consiglio regionale della Toscana ha licenziato il 2 luglio la pdl "Norme per la tutela degli animali" di iniziativa dei consiglieri verdi Lupi e Roggiolani. "Una legge - ha detto il presidente della Commissione Fabio Roggiolani (Verdi) - che afferma un doppio diritto: sia per chi desidera muoversi con il proprio animale che per chi non ne gradisce la vicinanza".

Astensione tecnica dichiarata dalla vicepresidente Anna Maria Celesti per Fi-Pdl e An-Pdl, "per valutare in aula una proposta di legge che recepisce norme nazionali e direttive del Ministero della Salute". Richiesta di chiarimenti da Filippo Fossati (Pd) sulla responsabilità per l'abbandono degli animali. "Perché con l'abbandono la responsabilità si allarga ed è il Comune a pagare per il mantenimento dell'animale?" Questo avviene solo in casi particolari ad esempio se il responsabile è indigente o detenuto. Lucia Franchini (Pd) ha chiesto, invece, compiti più definiti per la commissione per la tutela degli animali "l'individuazione di strumenti per il loro benessere".

La legge risponde ad "un'esigenza di regolare le relazioni tra gli esseri umani e gli animali, in seguito alla sensibilità delle norme verso i bisogni degli animali in quanto essere senzienti"; tutela il benessere degli animali, combattendo "le forme di maltrattamento con norme che sensibilizzano i proprietari verso una corretta conduzione dell'animale nei luoghi pubblici garantendo al contempo l'incolumità delle persone".

Nella nuova legge si mantengono l'anagrafe canina e le regole sul randagismo, già presenti nella legge regionale 43 del '95 ma si definiscono procedure e competenze in modo più adeguato e preciso. La pdl interviene su alcuni aspetti regolamentati da norme comunali come l'accesso dei cani nei locali pubblici, in ambienti aperti al pubblico, parchi e spiaggia con uso obbligatorio di guinzaglio e della museruola qualora previsto dalle norme nazionali. Novità anche nel recepimento delle norme nazionali riguardo al benessere degli animali utilizzati nel commercio e in manifestazioni storico culturali (è istituito l'elenco regionale delle manifestazioni nelle quali è previsto l'impiego di animali, di diritto sono iscritte quelle in corso da almeno 10 anni).

La pdl prevede l'introduzione di assistenza veterinaria per i proprietari di cani appartenenti alle fasce deboli e istituisce il servizio sanitario veterinario mutualistico regionale cui possono accedere i cittadini già esenti dalla partecipazione alle spese per il Servizio sanitario nazionale per motivi di
reddito; le prestazioni possono essere erogate dalle strutture pubbliche o anche da medici veterinari privati appositamente convenzionati; tale convenzione potrà essere estesa anche ad Associazioni animaliste in possesso di determinati requisiti.

Altri cambiamenti rilevanti nel testo riguardano il divieto di utilizzo di animali "con ruoli attivi nella pratica dell'accattonaggio"; l'innalzamento della sanzione da 80 a 480 euro per il proprietario che non raccoglie le deiezioni dell'animale e l'eventuale prova del dna (se richiesta) con onere a carico del proprietario. Il testo conferma il primato della Toscana, all'avanguardia per i diritti degli animali: regione con il minor fenomeno di randagismo rispetto al numero di abitanti; prima regione ad essersi dotata dell'anagrafe canina (nel 1987) e prima ad aver sposato il no-kill che prevede di non abbattere i randagi, diventata norma nazionale nel '91. (fonte: Consiglio regionale della Toscana)

Allegati
pdf PDL TOSCANA.pdf