I sindacati della dirigenza medica e veterinaria hanno un motivo in più per scendere in piazza il 9 luglio a Roma. La protesta è anche contro il nuovo decreto legge "anticrisi": il Governo vuole la "rottamazione" dei dirigenti medici e veterinari al raggiungimento dei 40 anni di anzianità contributiva. Il nuovo decreto legge "anticrisi" approvato dal Consiglio dei ministri venerdì scorso non piace ai sindacati della dirigenza medica e veterinaria che il 9 luglio scenderanno in piazza a Roma anche contro questo provvedimento. La manifestazione, già decisa per protestare contro la riforma Brunetta, trova un ulteriore ragion d'essere nel rischio di "rottamazione".
"Con un colpo di mano - scrivono in una nota Anaao Assomed - Cimo ASmd - Aaroi - Fp Cgil Medici - Fvm - FederazionE Cisl Medici - Fassid - Fesmed - Federazione Medici Uil Fpl - il Governo avrebbe reintrodotto nel decreto legge anti-crisi, la 'rottamazione' dei dirigenti medici e veterinari al raggiungimento dei 40 anni di anzianita' contributiva, concedendo alle amministrazioni la facolta' di risolvere unilateralmente il rapporto di lavoro e il contratto individuale".
Proseguono i sindacati: "Viene vanificata in questo modo la decisione del Parlamento che solo qualche mese fa aveva cancellato questa norma assurda approvando la legge delega di riforma del Pubblico Impiego in cui veniva fissato come limite per il pensionamento da parte dell'azienda, i 40 anni di servizio effettivo". Le organizzazioni sindacali della dirigenza medica e veterinaria ritengono intollerabile l'atteggiamento del Governo che "per legge continua a compiere incursioni nel rapporto di lavoro dei dipendenti pubblici e quindi anche dei medici e veterinari del Ssn e ritengono inammissibile che da questa norma iniqua vengano salvati solo i direttori di struttura complessa, meglio conosciuti come 'i primari'.
La manifestazione nazionale gia' indetta da tutte le organizzazioni sindacali della categoria il 9 luglio a Roma per protestare contro il Decreto Brunetta sul pubblico impiego, "sara' occasione per contrastare questo ennesimo attacco del Governo e annunciare ulteriori azioni sindacali".