Le intercettazioni telefoniche sono utili anche alle indagini sui crimini contro gli animali, l'ambiente e le adulterazioni alimentari. Lo sostiene la Lav che ha presentato il Rapporto Zoomafia 2009. Raddoppiato l'uso a scopo intimidatorio degli animali. Veterinari collusi nella "Cupola del bestiame". Un "ciclo zoomafioso" nell'ippica. I cani utilizzati per commettere rapine, o altri animali morti usati per minacciare e spaventare, sono alcuni esempi di uso di animali a scopo intimidatorio, un fenomeno in crescita. Nel 2008, rispetto all'anno precedente, i casi sono più che raddoppiati. Lo rivela il
Rapporto Zoomafia 2009, presentato ieri dalla LAV. "Questo fenomeno - ha dichiarato
Ciro Troiano della LAV, autore del Rapporto- complesso nelle sue diverse sfaccettature e plurioffensivo sotto il profilo penale richiede un' attenta azione di contrasto e l'adozione di metodologie investigative tipiche di quelle usate per contrastare la criminalità organizzata. Per questo - aggiunge - siamo molto preoccupati per le nuove norme sulle intercettazioni in via di approvazione che escludono la possibilità di utilizzare tale indispensabile mezzo di ricerca delle prove per crimini contro gli animali, contro l'ambiente e quelli relativi alle adulterazioni alimentari".
Grande preoccupazione desta il fenomeno della cosiddetta "Cupola del bestiame" e dei reati ad essa connessi, che vanno dalle truffe ai danni dell'Erario, dell'UE e dello Stato, al traffico illegale di medicinali, dal furto di animali d'allevamento, alla falsificazione di documenti sanitari, fino al gravissimo reato di diffusione di malattie infettive, attraverso la commercializzazione di carni e derivati, provenienti da animali malati. Un business con un fatturato annuo di almeno 400 milioni di euro, la complicità di allevatori e venditori disonesti e veterinari collusi.
Parallelo ma contiguo al mercato clandestino di carne, il fenomeno dell'abigeato, il furto di animali d'allevamento, che in due anni ha interessato circa 200mila animali.
Le corse clandestine di cavalli e le infiltrazioni criminali nel settore dell'ippica si confermano i filoni zoomafiosi in cui la criminalità organizzata sembra concentrare sempre più prepotentemente il suo interesse: un "settore", quello delle corse, che da solo produce un business stimato in circa 1 miliardo di euro.
Molto preoccupante il traffico di cani importati dai Paesi dell'Est: circa 500 mila cuccioli importati illegalmente ogni anno in Italia.
Fiorente il traffico illecito di fauna esotica protetta, che interessa circa un terzo di quello legale, con un business quantificabile in circa 500 milioni di euro l'anno: avorio, pappagalli, falchi, camaleonti, tartarughe, un leone, ma anche conchiglie, coralli, caviale, zampe di elefante, coccodrilli imbalsamati e prodotti in pelle di animali protetti, come leopardi, lupi, varani, e lontre.