Padova, Torino e Bologna sono le migliori facoltà di veterinaria secondo la classifica del Censis e pubblicata oggi dal quotidiano La Repubblica. Ma sui criteri di valutazione della qualità universitaria il Centro ribadisce la necessità di un modello unitario riconosciuto.
Sono Padova, Torino e Bologna le tre migliori Facoltà di Veterinaria, in ordine di posizione, degli ultimi sei anni. La classifica è pubblicata da Repubblica e sviluppata dal Censis, nello speciale odierno sulla formazione universitaria in Italia.
In attesa di un modello di valutazione unico europeo, i criteri della classifica del Censis fanno riferimento al modello ministeriale e sono quattro: la produttività (pochi studenti fuori ruolo), la ricerca (sulla base dei finanziamenti ottenuti), la didattica ( professore di ruolo magari giovani) e i rapporti internazionali (quanti studenti vanno all'estero). Ma anche i servizi contano: le aule, gli alloggi, le borse di studio, i servizi web, ecc.
Tuttavia i criteri di valutazione della qualità universitaria non sono univoci e riconosciuti, non si prestano ad essere applicati a tutti gli Atenei e per questo, spiegano al Censis, sarebbe auspicabile sostenere l'Unione Europea in un progetto di ricerca per calibrare un modello di valutazione unico.
In questo senso, le facoltà di veterinaria sono un passo avanti rispetto alle altre. Veterinaria è l'unica Facoltà soggetta a un percorso di valutazione comunitaria della didattica. L'attestazione Eaeve è stata fino ad ora rilasciata agli atenei di Bari, Torino, Teramo e Bologna.
Nel suo commento all'indagine di Repubblica, il Presidente del Censis Giuseppe De Rita sostiene che "sta cominciando una chiara e spesso consistente riduzione del numero dei corsi di laurea" a tutto vantaggio di una formazione "spietatamente approfondita", il contrario di quella di massa.
La semplificazione sta già investendo anche la veterinaria. Giuseppe Crescenzo della Facoltà di Bari spiega al Sole 24 Ore: "puntiamo ad una riduzione dei percorsi triennali, ma solo a partire dall'anno accademico 2010-11. Per il prossimo anno focalizzeremo gli insegnamenti sulla sanità pubblica".
A Bologna invece, il prossimo anno ci sarà "una riduzione degli esami che saranno compensati da verifiche parziali", dichiara Sergio Caccia dell'ufficio didattico, L'Università di Bologna proporrà due percorsi triennali uno in sicurezza e qualità delle produzioni animali e l'altro in controllo della fauna selvatica. Dall'accorpamento di due corsi di laurea fa il suo esordio a Parma il corso triennale in scienze zootecniche e tecnologie delle produzioni animali. Novità anche a Camerino dove il corso di laurea magistrale in veterinaria sarà affiancato dal corso triennale in sicurezza delle produzioni animali. ( Repubblica/Il Sole 24 Ore).
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SOLE 24 ORE: VETERINARIA CARRIERA DIFFICILE