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REGISTRAZIONE FARMACI, INCONTRO AL MINISTERO

REGISTRAZIONE FARMACI, INCONTRO AL MINISTERO
Tramite l'Anmvi, la Sivar ha chiesto al Ministero della Salute di aprire un confronto sull'articolo 79 del Codice del Farmaco Veterinario. L'incontro di ieri all'Eur, con il Capo Dipartimento Romano Marabelli e il Direttore Generale Gaetana Ferri, ha posto le basi per un'analisi della normativa e della sua attuazione pratica.

Le norme sulla registrazione dei trattamenti farmacologici sugli animali produttori di alimenti per l'uomo hanno attraversato una decennale cronologia normativa, attestandosi sul principio della registrazione dei trattamenti farmacologici.

A detta della stragrande maggioranza dei colleghi- quello della non obbligatorietà di registrazione sui registri aziendali dei farmaci non soggetti a regime di dispensazione con ricetta in triplice copia non ripetibile - è stato un dato di fatto, avvalorato dall'interpretazione di alcune note e circolari ministeriali emanate negli scorsi anni.

La necessità di un ulteriore chiarimento, si è evidenziata in seguito all'emanazione di una recente circolare, che la Direzione Generale della Sanità Animale e del Farmaco Veterinario ha trasmesso alla Regione Emilia Romagna, nella quale si legge che "i proprietari ed i responsabili di animali destinati alla produzione di alimenti devono riportare sul registro dei trattamenti i dati richiesti dal comma stesso nel caso di farmaci dispensati con ricetta medico veterinaria".

Per la Sivar, che, sostenuta dall'Anmvi, ha ravvisato la necessità di un confronto urgente con le autorità ministeriali, la recente e inaspettata disposizione ministeriale disorienta i professionisti e carica di incombenze cartolari ed eccessivamente farraginose l'attività di assistenza veterinaria agli animali produttori. La Società Italiana dei Veterinari per Animali da Reddito e l'Anmvi hanno ravvisato, a questo punto, la necessità di favorire un approccio normativo improntato al rigore, alle garanzie e alla tracciabilità del farmaco senza tuttavia ricorrere ad appesantimenti burocratici, sia da parte dei professionisti che da parte degli allevatori.

Il colloquio di ieri presso la sede ministeriale dell'Eur fra i rappresentati della Sivar e dell'Anmvi con il Capo Dipartimento di Sanità Pubblica Veterinaria della Nutrizione e della Sicurezza degli Alimenti, Romano Marabelli, è stato proficuo e collaborativo. Dall'incontro, presente anche il Direttore Generale Gaetana Ferri, è emersa la disponibilità del Ministero a considerare le istanze espresse dai buiatri e di gettare le basi per un approfondimento della normativa e delle sue applicazioni pratiche, tanto ai fini della chiarezza che della semplificazione auspicata dai veterinari.